agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso [...] com. che causa efficiente (v. causa); intelletto a., in Aristotele, l’intelletto che rende intelligibili in atto le forme o idee potenzialmente presenti nelle immagini sensibili. 2. s. m. Colui che agisce, che fa l’azione, contrapp. a chi la subisce ...
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perturbatore
perturbatóre agg. e s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo perturbator -oris, der. di perturbare «perturbare»]. – 1. agg. e s. m. Che, o chi, perturba, è cioè causa di sconvolgimenti, di disordini: [...] un elemento p.; cause, idee p.; con partic. riferimento all’ambito sociale: i p. dell’ordine. 2. agg. In meccanica, con riferimento alla teoria delle perturbazioni, forza p., pianeta p., che determinano una perturbazione; funzione p., la funzione che ...
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gallicizzare
galliciżżare v. tr. e intr. [der. di gallico1, nel senso di «francese»]. – 1. tr. Dare forma francese; adattare ai modi, alle idee, ai costumi francesi: g. lo stile, la lingua; g. l’eleganza, [...] il modo di vivere; rifl.: gallicizzarsi nei gusti, nelle abitudini. 2. intr. (aus. avere) Usare molti gallicismi parlando o scrivendo: l’Alfieri gallicizza spesso nelle sue prose. Anche, imitare i costumi ...
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concretare
v. tr. [der. di concreto] (io concrèto, ecc.). – 1. In senso proprio, rendere concreto ciò che è astratto, ridurre un’astrazione in concreto. Con sign. estens., determinare meglio, precisare: [...] cerca di c. le idee; mettere in atto, in esecuzione: c. un progetto, un disegno; concludere: fa molte chiacchiere, ma non concreta mai nulla. 2. Come intr. pron., concretarsi, divenire concreto, assumere consistenza, realtà e sim.: sogni, aspirazioni ...
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concretezza
concretézza s. f. [der. di concreto]. – Qualità di ciò che è concreto, consistenza, realtà: dare c. a un’idea; guardare ai fatti nella loro c.; progetti, iniziative che non hanno, o hanno [...] scarsa c.; un discorso generico, privo di c. (anche riferito alla persona: ha molte idee, ma, quando deve esporre un piano d’azione, è privo di concretezza). Con riguardo all’espressione letteraria, precisione, corposità: c. di immagini, c. dello ...
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massimalismo
s. m. [der. di massimalista]. – Corrente del socialismo italiano del primo dopoguerra che propugnava il «programma massimo», comprendente cioè l’agitazione e l’azione rivoluzionaria per [...] da un’effettiva capacità di azione politica. Con sign. più ampio, l’orientamento o il comportamento di chi, in una opposizione di idee o di programmi, vuole ottenere il risultato massimo e non ritiene accettabili soluzioni intermedie o parziali. ...
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sotterrare
v. tr. [der. di sotterra] (io sottèrro, ecc.). – 1. Mettere sotto terra: s. i semi, seminarli in profondità; sotterrarono la refurtiva per nasconderla. 2. Di persone morte, seppellire: s. [...] e sepolto o morto e seppellito), morto da parecchio tempo, e, in senso fig., non più attuale, superato, sorpassato: teorie, idee ormai morte e sotterrate; o, in alcuni contesti, spento, chiuso: il suo cervel, Dio lo riposi, In tutt’altre faccende ...
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aggiornare
v. tr. [der. di giorno; nei sign. 2 e 3 ricalca il fr. ajourner] (io aggiórno, ecc.). – 1. poet. a. Illuminare a giorno, rischiarare: il sol, che le mie notti aggiorna (Bembo). b. intr., impers. [...] , che è usato anche col valore più ampio di rinnovarsi, svecchiarsi, evolversi mettendosi al passo con i tempi nuovi, le nuove idee o le nuove esigenze, riferito a persone o anche a enti e istituzioni: aggiornarsi alle ultime tendenze del mercato ...
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aggirare
v. tr. [der. di giro]. – 1. Girare attorno a qualcuno o a qualche cosa, circondare: a. una città, un palazzo, ecc.; Noi aggirammo a tondo quella strada (Dante); nel linguaggio milit., a. una [...] lungo per quei paraggi; anche con intenzioni sospette o ostili: alcuni loschi individui si aggiravano per la zona; fig.: strane idee mi si aggirano per il capo. b. Parlando di quantità espresse numericamente, approssimarsi a un dato numero: la spesa ...
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tribuno
agg. [dal lat. tribunus, der. di tribus «tribù», formatosi come agg. nella locuz. magistratus tribunus «magistrato della tribù»]. – 1. Nell’antica Roma, denominazione di varî magistrati, funzionarî [...] (acquisita in seguito al recupero delle denominazioni delle cariche romane durante la rivoluzione francese), uomo politico di idee rivoluzionarie e dotato di un’oratoria violenta e trascinatrice; in senso spreg., politicante che si comporta e ...
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IDEE FISSE
Ernesto Lugaro
. Si dicono idee fisse o coatte o incoercibili o ossessive certe rappresentazioni che per il loro contenuto non avrebbero nulla di morboso, ma che acquistano valore morboso per la loro insistenza intempestiva e invincibile,...
IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia delle idee. - La nozione di storia...