pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (iopènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, [...] , per richiamare l’attenzione degli ascoltatori su quello che si sta dicendo e che deve destare meraviglia: e io, pensa!, ero convinto del contrario. 2. intr. a. Seguito da un compl. introdotto dalla preposizione a, dirigere l’attività del pensiero ...
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divèrso agg. e s. m. [lat. divĕrsus, propr. part. pass. di divertĕre «deviare», comp. di di(s)-1 e vertĕre «volgere»]. – 1. agg. Propr., volto in altra direzione, in senso proprio e fig.: seguire vie d.; [...] per lo più totale): amendue hanno un solo orizzòn E d. emisperi (Dante); è così d. da me!; persone di gusti d.; io la penso in modo d., ecc. In matematica, il simbolo grafico, corrispondente alla locuz. «diverso da», è costituito dal segno di uguale ...
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fraccata s. f. (dial.) Negli usi molto colloquiali, una grande quantità; (fig.) un fracco, un sacco, un mucchio. ◆ Si riferisce a Borrelli? «Già. Vorrei sapere da dove nasce questa storia. Nessuno nella [...] maggioranza ha invocato il colpo di spugna. Non io, che sono contraria anche al patteggiamento allargato perché penso che chi è colpevole si merita di avere una "fraccata" di anni di carcere, ma nemmeno altri». (Tiziana Parenti, intervistata da Maria ...
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cristiano
1. MAPPA L’aggettivo CRISTIANO indica in primo luogo ciò che si riferisce a Cristo, come fondatore del Cristianesimo (religione, fede cristiana; era cristiana). 2. MAPPA Ha poi altri usi più [...] cristiani).
Parole, espressioni e modi di dire
da cristiano
era cristiana
Citazione
Parlo da buon cristiano; e della Madonna penso meglio io che voi; perché credo che non vuol promesse in danno del prossimo. Se la Madonna avesse parlato, oh, allora ...
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dire
1. MAPPA Il verbo DIRE significa pronunciare, esprimere con la voce (mi disse queste precise parole; d. una parolaccia, una frase incomprensibile), oppure anche recitare (d. una poesia, la lezione, [...] attraverso le parole, oppure anche per mezzo di un testo scritto, di segni e così via (d. la propria opinione; io dico ciò che penso; d. le cose con naturalezza, con semplicità); a volte il soggetto può anche non essere una persona (guarda cosa dice ...
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magia
1. MAPPA La MAGIA è una pratica che dovrebbe essere capace di controllare e sottomettere al proprio potere la natura e l’uomo tramite riti, formule, incantesimi ecc., e può essere praticata a [...] dipinto).
Parole, espressioni e modi di dire
come per magia
magia bianca
magia nera
Citazione
Io mi confronto con l’umanità, la guardo in faccia, penso alla pistola e accade una sorta di magia, un cambiamento nella mia percezione del mondo.
Ascanio ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] settore di conoscenza, di preparazione o di esperienza: penso sia meglio rivolgersi a uno che sappia (che s che. b. Aver chiaro in mente, non avere dubbî, aver già deciso: so io quel che farò; so a chi devo rivolgermi; e ora, sai dove andare?; voi ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] ; ha m. scrupoli di noi; cerca di fare m. errori; assol., in frasi esclam.: m. chiacchiere!, m. storie! Anche posposto al sost.: iopenso che la spesa sarebbe m.; Sanz’esso fora la vergogna meno (Dante). 3. a. Nella sua funzione di agg., è spesso ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] Dio è, frase con cui lo si afferma. Riferito all’uomo: penso, dunque sono (è il «cogito, ergo sum» di Cartesio). ); con altro senso, e. per qualcuno, mettersi dalla sua parte: io sono per chi sostiene la giusta causa. Seguito da un infinito, stare ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] lì; voglio dire, volevo dire, modi di correggersi e di precisare l’espressione: tu non ti devi preoccupare, voglio dire che pensoio a tutto; volevo ben dire, frase ellittica con cui si vuol significare che un fatto era stato previsto o non poteva ...
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oltrapagato
Solo in Rime XCI 52 Quand'io penso un gentil disio... / parmi esser di merzede oltrapagato. Il vocabolo è " un composto di gusto provenzale " (Contini), conforme alla dotta elaborazione che caratterizza tutta la lirica.
Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità umana, l’uomo in quanto ha coscienza...