correre
córrere v. intr. [lat. cŭrrĕre] (pass. rem. córsi, corrésti, ecc.; part. pass. córso; aus. essere quando l’azione è considerata in rapporto a una meta, espressa o sottintesa, e nei sign. di cui [...] piaceri e disordini (v. cavallina1). c. letter. Scorrere devastando: i barbari corsero gran parte d’Italia; battuta, spogliata, lacera, corsa (Machiavelli). d. Partecipare a una gara di corsa. c. il giro d’Italia; i 100, i 200 metri. Anticam. era com ...
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ordinanza
s. f. [der. di ordinare; negli usi mod. del sign. 2 e in alcuni usi del sign. 3, ricalca il fr. ordonnance]. – 1. Ordine, cioè collocamento, disposizione ordinata. Il termine, che anticam. [...] battaglioni della milizia, lo statuto dato a Firenze (sec. 16°) alle milizie cittadine costituite per volontà di Machiavelli; per estens., furono dette ordinanze le milizie stesse, cioè l’esercito «proprio», contrapposto alle milizie mercenarie (nel ...
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ordinare
v. tr. [dal lat. ordinare «mettere in ordine, dare assetto» e poi anche con i sign. del n. 3; der. di ordo -dĭnis «ordine»] (io órdino, ecc.). – 1. a. Mettere in ordine, collocare un insieme [...] la milizia ... non si truova né principe, né repubblica, né capitano, né cittadino, che agli esempli degli antiqui ricorra (Machiavelli). 2. Con usi estens., ant. o letter.: a. Disporre, nel senso di rendere atto a qualche cosa: Giustizia ... ordina ...
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sospettoso
sospettóso agg. [der. di sospettare]. – 1. a. Di persona o dell’animo di una persona, facile a sospettare, diffidente: un uomo s.; carattere s.; la natura degli uomini è s. e ambiziosa (Machiavelli); [...] di animale, pauroso, diffidente, che non si lascia avvicinare: i merli sono sospettosissimi. b. Di atteggiamento o di comportamento, che manifesta sospetto, che è incline al sospetto: sguardo, contegno ...
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facile
fàcile agg. [dal lat. facĭlis, der. di facĕre «fare»]. – 1. Che si può fare agevolmente, senza grande abilità o sforzo (fisico o mentale) e in genere senza stento: un lavoro, un mestiere f.; tema, [...] altre accezioni: uomo f., mite, trattabile, o condiscendente, tollerante: l’uno è tenuto [cioè ritenuto] duro, l’altro f. (Machiavelli); analogam., indole, natura f.; anche corrivo: essere f. alle promesse, alla collera, ecc.; ma donna f., di facile ...
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ordinario
ordinàrio agg. e s. m. [dal lat. ordinarius, propr. «conforme all’ordine», der. di ordo -dĭnis]. – 1. Che non esce dall’ordine, cioè dalla norma o dalla normalità, e quindi solito, consueto, [...] comune, regolare e sim.: è cosa veramente molto naturale e o. desiderare di acquistare (Machiavelli); quel contrapposto di gale e di cenci, di superfluità e di miseria, spettacolo o. de’ tempi o., era allora affatto cessato (Manzoni); di misura, ...
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durabile
duràbile agg. [dal lat. durabĭlis]. – Atto a durare, a estendersi nel tempo; è forma meno com. di durevole: gli regni i quali dipendono solo dalla virtù d’uno uomo, sono poco d. (Machiavelli). [...] ◆ Avv. durabilménte, per lungo tempo, stabilmente, per sempre: flutto rovente, Che crepitando giunge, e inesorato Durabilmente sovra quei si spiega (Leopardi) ...
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ordinato
agg. [part. pass. di ordinare]. – 1. Che è in ordine; collocato, disposto secondo un ordine opportuno: una stanza, una casa o., dove tutto è in ordine; tenere o. i libri, i quaderni; è un uomo [...] o., che ha o no buoni ordinamenti: intra e [= i] regni bene o. e governati a’ tempi nostri è quello di Francia (Machiavelli). Riferito a persona, che tiene in ordine le proprie cose e fa tutto con esattezza e precisione: un bambino o., una segretaria ...
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superbo
supèrbo agg. [dal lat. superbus, der. di super «sopra»]. – 1. a. Che ha in sé e dimostra superbia (è il più com. e pop. degli agg. sinonimi o di sign. affine, come altero e altezzoso, orgoglioso, [...] , per essere stati qualche tempo capi della repubblica e portatisi superbamente, venuti allo universale in odio (Machiavelli). In usi enfatici, in modo magnifico, splendidamente: suona, danza superbamente; un salone superbamente addobbato; spettacolo ...
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disagguagliare
diṡagguagliare (o diṡaguagliare) v. tr. [comp. di dis-1 e agguagliare] (io diṡagguàglio, ecc.), ant. – Rendere disuguale: solo la povertà e le ricchezze ci disagguagliano (Machiavelli). ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...