saccomanno
s. m. [dal medio alto ted. sackman, comp. di sack «sacco» e man «uomo»], ant. – 1. a. Chi era addetto ai servizî e alle salmerie degli eserciti del Medioevo e del Rinascimento (detto anche [...] saccardo). b. Il servitore del cavaliere, che, nelle battaglie, forniva armi di ricambio, con l’incarico del colpo di grazia o di catturare i prigionieri a scopo di riscatto. c. Brigante, predone, saccheggiatore: ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della [...] fine dell’evo antico e dell’alto medioevo, in diretta contrapposizione ai Romani: invasioni b., le migrazioni e gli spostamenti dei popoli germanici che a cominciare dai secoli 4°-5° entrarono nel territorio dell’Impero e vi si insediarono; leggi b., ...
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w, W
(vu dóppia o dóppia vu; anche, vu dóppio o dóppio vu); s. f. o m. – Ventiduesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in parole d’origine straniera non adattate). Sconosciuta all’alfabeto latino [...] classico, vi fu aggiunta durante il medioevo nell’uso dei popoli germanici, dapprima nella forma uu, VV (rispettivam. per la minuscola e per la maiuscola), poi nella forma unita w, W, allo scopo di distinguere dalla u vocale una u semiconsonante (w ...
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itinerante
agg. [dal lat. itinĕrans, -antis, part. pres. di un disus. itinerari «viaggiare», der. di iter itinĕris «viaggio»]. – Che va di luogo in luogo: mostra, spettacolo, esposizione, fiera i., mobile, [...] ambasciatori i., diplomazia i., che non hanno sede fissa, ma sono incaricati di spostarsi da una sede all’altra. Predicatori i., nell’alto medioevo, religiosi che, senza sede fissa, andavano di paese in paese predicando spec. il rinnovamento morale. ...
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sacellario
sacellàrio s. m. [dal lat. mediev. sacellarius, dim. di sacellus, variante di saccellus (dim. di saccus «sacco»)]. – Nel medioevo, alto funzionario delle corti imperiali d’Oriente e d’Occidente [...] e della Curia romana, con funzioni di amministratore del tesoro fiscale (saccus o sacellus); nella Corte pontificia, uno dei sette giudici palatini (v. palatino3), importanti soprattutto tra il sec. 6° ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento [...] crudele: arte b.; musica b.; un b. spettacolo. Di linguaggio, stile e sim., pieno di barbarismi: la b. latinità del medioevo; o sgrammaticato, scorretto: parlare, scrivere in modo barbaro. Con accezione partic., poesia b., metrica b., nome dato da G ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] per imitazione modi di comportamento non onesto: certe zone di periferia sono scuole di criminalità per i giovani. 7. Nel medioevo, associazione di artigiani, mercanti o lavoratori; corporazione (sinon. di arte, nel sign. 7). 8. A Venezia, nome dato ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] ridusse l’idea a pura forma della concreta individualità, concezione che si conservò sostanzialmente in tutto il pensiero del medioevo. Nell’età moderna, il termine è venuto sempre più assumendo il sign. di entità mentale, di contenuto del pensiero ...
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pontatico
pontàtico s. m. [dal lat. mediev. pontaticum, der. del lat. pons pontis «ponte»] (pl. -ci). – Nel medioevo, il diritto di riscuotere una somma da chi passava su un ponte (era detto anche pontaggio). ...
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maniero2
manièro2 (o manière) s. m. [dal fr. ant. manoir, che è il lat. manere «rimanere, dimorare, alloggiare»; cfr., per il passaggio semantico, il lat. mansio -onis, da cui il fr. maison «casa» e [...] l’ital. magione]. – Nel medioevo, abitazione signorile di campagna; in partic., nella società feudale, il castello non provvisto di torri del feudatario minore. Nell’uso letter. e poet., soprattutto del Romanticismo, la parola fu sinon. di castello: ...
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Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492).
Il giudizio sul Medioevo
La sequenza di questi 10 secoli è...