massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] un corpo militare per uno scopo determinato e amministrata da un consiglio di ufficiali: m. vestiario; m. rancio. 8. Nell’alto medioevo, grande possedimento terriero costituito da un insieme di fondi o poderi dato in affitto per un certo tempo a un ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; [...] settentr. (sec. 13°-14°), ufficiale supremo popolare, capo e difensore del popolo. 4. A. della derisione o degli stolti: nel medioevo, colui che nei dieci giorni tra il Natale e l’Epifania o anche tra Ognissanti e la Candelora, e particolarmente il ...
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liocorno
liocòrno s. m. [alteraz., per incrocio con lione, di alicorno, che a sua volta è alteraz. del lat. tardo unicornus: v. unicorno]. – 1. Animale favoloso (detto anche unicorno, alicorno), raffigurato [...] simbolo della castità, anche sulla base di una leggenda (già antica e forse di origine orientale, sviluppata poi nel medioevo e spesso rappresentata in dipinti e arazzi) che potesse essere ammansito solo da una fanciulla vergine, sul cui seno ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] rafforzato (es. possa); la sonora invece non ha l’opposizione tra doppia e scempia, ma possiede i gradi tenue (es. caso) e medio (es. cosmo). La s italiana in generale, sorda o sonora, scempia o doppia, è la regolare continuazione della s latina, che ...
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placito
plàcito s. m. [dal lat. placĭtum, der. di placere «piacere»]. – 1. a. Opinione espressa da persona autorevole, soprattutto nel campo filosofico: i p. degli antichi filosofi. b. Nel medioevo, [...] p. (attualmente, a mio, suo beneplacito): mal si lassano Le pecorelle andare a loro ben placito (Sannazzaro). 2. Nel medioevo, assemblea generale del popolo libero (anche nella forma lat. placitum). In partic.: a. P. generale (o grande p.), assemblea ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo [...] E alla grammatica Della comare (Giusti). 2. ant. La lingua latina, contrapposta implicitamente al volgare (in quanto nel tardo medioevo lo studio della grammatica riguardava esclusivam. il latino e non ancora il volgare): Primasso fu un gran valente ...
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precaria
precària s. f. [dal lat. mediev. precaria, femm. sostantivato di precarius «ottenuto con preghiere» (v. precario1 e cfr. preghiera)]. – Nel medioevo, termine col quale si indicava la richiesta [...] una durata determinata e con l’impegno di un certo corrispettivo (la corrispondente concessione era chiamata prestària); nel tardo medioevo, venendo a confondersi con le concessioni feudali, con l’usufrutto e con le enfiteusi, tale istituto decadde e ...
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cotta2
còtta2 s. f. [dal fr. cotte, voce di origine germanica]. – 1. Sorta di tunica ampia con maniche lunghe usata nel medioevo da uomini e donne: allora suo marito le promise, dal primo guadagno che [...] prendesse, di farle una bella c. (Novellino). 2. Indumento militare in uso nel medioevo; in partic., c. d’arme, sopravveste di tela o di seta, priva di maniche e lunga fino al ginocchio, portata dai cavalieri sopra l’armatura; c. di maglia, indumento ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, [...] testi scritti o anche orali, e delle loro funzioni espressive. b. Nella tradizione scolastica dei Gesuiti, una delle classi dell’insegnamento medio dopo le tre classi di grammatica e prima di quelle di umanità e di filosofia. 2. Nell’uso moderno, con ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda [...] i destini ultimi dell’umanità e del mondo: e. ebraica; e. buddistica; l’e. cristiana del medioevo; e. collettiva, che riguarda l’umanità nel suo complesso; e. individuale, che riguarda il destino oltremondano del singolo individuo. In un senso più ...
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Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492).
Il giudizio sul Medioevo
La sequenza di questi 10 secoli è...