puntiformepuntifórme agg. [comp. di punto2 e -forme]. – Che ha la forma di un punto, che è piccolo come un punto: corpi, oggetti p.; macchie p.; pennellate puntiformi. In fisica, riferito a corpi le [...] luce, corpo luminoso di dimensioni piccole rispetto alla minima distanza da cui esso viene osservato. In biologia, mutazione p., mutazione a carico di un gene in seguito a cambiamenti nelle sequenze nucleotidiche dei singoli cistroni, dovuti, per es ...
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mutazionemutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del [...] in cui si è verificata. Frequenza di mutazione, la frequenza con la quale si verificano mutazioni per un particolare gene; è espressa generalm. come numero di mutazioni per gamete e per generazione. Per la m. puntiforme e la m. polare, v. ai ...
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aberrazione
aberrazióne s. f. [dal lat. aberratio -onis]. – 1. In generale, l’aberrare, il deviare da una norma o da un principio, da una legge morale o fisica, da un comportamento che si considera normale: [...] fatto che operando con luce policromatica si dànno tante immagini di una sorgente puntiforme quanti sono i colori di cui è formata la luce; l’a. sia rilevabile con l’ausilio del microscopio ottico (per le altre si parla di mutazione cromosomica). ...
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Sigla di polymerase chain reaction («reazione a catena della polimerasi»), metodologia utilizzata per ottenere quantità che ammontano a μg di copie di segmenti specifici di DNA o di RNA, partendo da quantità minime (anche una sola molecola)...
Biologia
Presenza in una popolazione di due o più genotipi per un dato carattere, o anche l’esistenza di una variazione fenotipica in una popolazione. Si parla di p. genetico quando un carattere mendeliano o monogenico esiste nella popolazione...