bistecca
bistécca s. f. [dall’ingl. beefsteak, comp. di beef «manzo» e steak «fetta (di carne)»]. – Larga fetta di carne di manzo (o anche, per estens., di bovino giovane, o d’altro animale grosso, nei [...] parti pregiate della schiena, soprattutto lombata e costata, in genere con l’osso (altrimenti si specifica: b. disossata), da cuocere di norma su una griglia, a fuoco vivo: b. ai ferri o sui ferri; in partic., b. alla fiorentina, fetta grossa un dito ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, [...] , mais, quarantino, ecc.) e da orto (fagioli, cavoli, ecc.): sono così chiamate rispetto alla coltura principale dell’annata, che di norma è una coltura di rinnovo, come il grano. Oppure, di cosa che viene dopo un’altra analoga e dello stesso nome: s ...
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-issimo
-ìssimo [dal lat. -issĭmus]. – Suffisso con cui si forma di norma in italiano il grado superlativo assoluto degli aggettivi (alto-altissimo; breve-brevissimo, ecc.), ad eccezione di alcuni con [...] tema in -r-, come integro, salubre, ecc., in cui si ha, sul modello latino, il suffisso -èrrimo (integerrimo, saluberrimo) ...
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moltiplicatore
moltiplicatóre (ant. multiplicatóre) s. m. [dal lat. tardo multiplicator -oris]. – 1. (f. -trice) Chi, o ciò che, moltiplica; raramente riferito a persona. Nell’aritmetica elementare, [...] ne consegue: il suo valore è uguale al reciproco della propensione marginale al risparmio ed è un numero positivo, di norma maggiore di 1; m. dei depositi, coefficiente per il quale occorre moltiplicare il valore di un deposito bancario iniziale per ...
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sublimare
(ant. soblimare) v. tr. [dal lat. tardo sublimare, der. di sublimis «sublime»; il sign. chimico viene dal lat. mediev. degli alchimisti]. – 1. a. ant. o raro. Elevare, innalzare a grandi onori, [...] (Pellico). Nel rifl., sublimarsi, ascendere a grande altezza, a grande nobilità, soprattutto spirituale, farsi sublime: dèi prender norma Da nomi per virtù fatti sublimi, E quinci sublimarti appo coloro Che, rivolgendo gli anni, udran tuo nome ...
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oltraggio
oltràggio s. m. [dal fr. ant. oltrage, ultrage (mod. outrage), der. di oltra, ultra (mod. outre) «oltre»: propr. «cosa che va oltre il tollerabile»]. – 1. ant. Il fatto di superare un limite; [...] In senso estens. e fig., atto, comportamento o espressione con cui si viola un diritto umano, un principio etico, o comunque una norma comunemente accettata: è un o. alla giustizia, alla verità, al senso di umanità; il suo lusso smodato è un o. alla ...
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macrosomia
macrosomìa s. f. [comp. di macro- e -somia]. – Nel linguaggio medico, corporatura di neonato o di adulto superiore alla norma. ...
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fictio iuris
〈fìkzio i̯ùris〉 locuz. lat. (propr. «finzione del diritto»), usata in ital. come s. f. – Fenomeno giuridico, per il quale una norma viene applicata ad una fattispecie diversa da quella per [...] cui era stata posta, fingendo che si siano verificati i presupposti di fatto di questa; in modo approssimativo, può dirsi che la fictio iuris, di cui si servì largamente il diritto romano, abbia avuto ...
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acuto
(ant. aguto) agg. [lat. acūtus, part. pass. di acuĕre «acuire»]. – 1. a. Che termina in punta sottile, aguzzo: Con una spada lucida e aguta (Dante); d’acuti strali Ambe carche le mani (Caro); l’ombra [...] quindi il grave) per indicare la posizione dell’accento tonico, su qualunque vocale questo cada; uso che è, invece, di norma nella lingua spagnola, ed è anche per lo più seguito dai glottologi nelle trascrizioni fonetiche. In greco l’accento acuto ...
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intercellulare
agg. [comp. di inter- e cellula]. – Che sta fra le cellule. In istologia, sostanza i. (o fondamentale), sostanza di composizione e consistenza variabile, contenente diverse qualità di [...] s. m.), lacune tra le cellule di tessuti definiti formate per schizogenesi o lisogenesi delle pareti cellulari; contengono di norma aria satura di vapor acqueo e sono importanti per gli scambî gassosi delle cellule vive situate all’interno dei varî ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...