palissandro
s. m. [dal fr. palissandre che, attrav. l’oland. palissander, viene da una voce indigena delle Grandi Antille]. – Legno pregiato fornito da varie specie di papiglionacee appartenenti ai generi [...] violetto porporino; palissandri d’Asia, tra i quali il p. dell’India o di Giava (Dalbergia latifolia), con durame roseo-bruno legno fornito da specie del genere Jacaranda (v. iacaranda): ciò è dovuto al fatto che in origine il palissandro tipico era ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] possono mutare. Talvolta al senso di causa si mescola quello di origine: vorrei saper la r. del suo risentimento; non è facile mole della polenta era in r. dell’annata, e non del numero e della buona voglia dei commensali (Manzoni). 7. ant. a. Specie, ...
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omologo
omòlogo agg. [dal gr. ὁμόλογος «concorde, consenziente, corrispondente», comp. di ὁμο- «omo-» e λόγος «discorso»] (pl. m. -ghi). – 1. In genere, che corrisponde a un altro, che è della stessa [...] o., quelli che, presenti in differenti specie, hanno in comune l’origine e lo sviluppo embrionale, pur essendo diversi per forma e funzione (per es., l’ala di un uccello, l’arto pinniforme di un cetaceo, il braccio dell’uomo, tra gli animali, e un ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] di colonna, la parte anteriore di una colonna di soldati o di automezzi. 6. Nome pugliese di varie specie di pesci del genere Trigla e soprattutto dellaspecie Trigla lineata; nella Venezia Giulia gli stessi pesci sono chiamati t. grossa e t. dura. 7 ...
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parentale
agg. [dal lat. parentalis, der. di parens -entis «genitore, parente»]. – Dei genitori o, in senso più largo, dei parenti: autorità p. (dei genitori sui figli); vincolo p., relazioni p., di [...] insieme dei comportamenti che hanno la funzione di provvedere al nutrimento e alla protezione della prole, più o meno sviluppati in diverse specie animali; specie parentale, ciascuna delle due specie che hanno dato origine a un ibrido interspecifico. ...
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acacia
acàcia s. f. [dal lat. acacia, gr. ἀκακία; v. gaggìa] (pl. -cie). – 1. In botanica, genere di piante della famiglia delle leguminose mimosacee, che comprende circa 600 specie dei paesi caldi; [...] suddiviso in cavità minori, piene di polpa. Dalle varie specie si possono ricavare importanti prodotti come gomme, materiali fibrosi nei paesi d’origine come astringenti), coloranti, ecc. 2. Nell’uso com., nome di varie specie di piante appartenenti ...
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misto
agg. e s. m. [lat. mĭxtus, part. pass. di miscere «mescolare»]. – 1. agg. Detto di ciò che è mescolato insieme con altre cose o con altri elementi, con i quali si fonde in modo più o meno omogeneo. [...] m., ecc.), composto di fibre di differente specie, quali, per es., i filati e tessuti botanica, gemma m., quella che dà origine oltre che a foglie anche a un m. di lino e cotone (nel linguaggio della moda e del commercio anche ellitticamente: un m. ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto [...] dei centri urbani di origine medievale sorti intorno a castelli o monasteri e delle città ideali rinascimentali, per del tutto e sim.: io non mi so dare ad intendere che tutta una specie di animali si possa perdere di p. (Leopardi); a fare di p. ...
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rogna
rógna s. f. [forse lat. aerugo -gĭnis «ruggine, verderame»]. – 1. a. In patologia umana, sinon. di scabbia; in veterinaria, nome di varie malattie cutanee degli animali domestici, di origine parassitaria, [...] del susino o del ciliegio, i frutti dell’albicocco, ecc. c. estens. Rogna (o cancro) del bronzo, alterazione del bronzo, di origine incerta, che danneggia le opere d’arte in bronzo. 2. estens., pop. Sudiciume, spec. in quanto copre la pelle d’una ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] grafia con una sola z, che era quella della serie più numerosa; accettò invece la grafia tradizionale una serie di nomi personali storici d’origine germanica, come Azone o Azzone, Albizo cromosomi del sesso in alcune specie animali (per es., uccelli ...
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Origine delle specie, L' (On the origin of species)
Origine delle specie, L’
(On the origin of species) Opera (1859) di Ch.R. Darwin. Sulla scorta delle numerosissime osservazioni ed esperienze, anche di carattere geologico e demografico,...
Specie e speciazione
MMichael J. D. White
di Michael J. D. White
sommario: 1. Introduzione: a) concetti di specie e speciazione; b) variazioni delle specie. 2. Il processo di speciazione: a) meccanismi di isolamento riproduttivo; b) il concetto...