culturicidio
s. m. Soppressione, sterminio di una cultura, della cultura. ◆ Queste migrazioni involontarie e forzate, che si credeva appartenessero al passato del continente, conferiscono al nostro presente [...] , le Melato, i Maselli, magari avranno pure qualche ragion pratica dalla loro, tuttavia non trovano un po’ umiliante che si leghino le sorti della cultura alla generosità delle erogazioni diStato, i destini dell’arte agli aiuti politici, il vigore ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] ’è f. che possa distogliermi dal mio proposito; contro la f. la ragion non vale (prov.); il nome della libertà, il quale f. alcuna non armati a disposizione dell’autorità di polizia, oggi costituiti dal corpo della Polizia diStato e dall’Arma dei ...
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apprensione
apprensióne s. f. [dal lat. tardo apprehensio -onis]. – 1. Atto, facoltà dell’apprendere. Con sign. più specifico, nella filosofia scolastica, l’atto col quale l’intelletto concepisce un’idea [...] in Kant (nella 1ª ediz. della sua Critica della ragion pura), l’atto dell’immaginazione che riunisce il molteplice dell dà la nozione di numero e le figure della geometria. 2. Ansia, statodi inquietudine derivanti dal timore di possibili mali o ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono [...] un punto centrale dal quale si dipartono linee in varie direzioni a guisa di raggi): a. Emblema, distintivo, contrassegno distati, partiti, associazioni e categorie, a forma di stelle: la s. d’Italia, la stella a cinque punte sovrapposta alla figura ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] al primo (v. relatività), ragion per cui si comincia a parlare di spaziotempo (v.) o di cronotopo (v.); nella teoria della s. atmosferico, sovrastante il territorio di uno stato e compreso nella sua sfera di sovranità, e uno s. extra-atmosferico ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] ampio: non sta fermo un minuto, di bambino irrequieto, di persona agitata, ecc.); o da avverbî di luogo: state lì e non vi movete!; sta’ stanno bene; ant., con la prep. in: per sapere la ragion delle cose e la cagion d’esse, il che ottimamente sta ...
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ordinamento
ordinaménto s. m. [der. di ordinare]. – 1. L’atto di ordinare; operazione, o complesso di operazioni, di attività, di interventi, mediante cui si dà ordine, cioè regolare disposizione, assetto, [...] comprende in sé ogni forma di organizzazione sociale: lo stato è il primo fondamentale o. giuridico; sono o. giuridici la Chiesa e gli enti pubblici minori; o. giuridici privati, quelli che collegano la propria ragion ...
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predicabile
predicàbile agg. [nel sign. 1 a, der. di predicare; nel sign. 1 b, dal lat. praedicabĭlis, der. di praedicare nel senso di «celebrare, lodare»; il sign. 2 è dal lat. mediev. praedicabilia, [...] può essere attribuito a un soggetto, e che sono stati classificati nelle Isagoge di Porfirio in cinque classi: genere, specie, differenza, proprio, accidente; nel pensiero kantiano, i p. della ragion pura, i concetti puri ma derivati dell’intelletto ...
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killerare
v. tr. Assassinare; in senso figurato, privare della ragion d’essere, svuotare di significato e di valore. ◆ [Leo] Valiani fu totalmente d’accordo sull’ineluttabilità. Ma non di quella di Piazzale [...] Finanziaria – ha detto l’ex ministro del Tesoro Giulio Tremonti –. Era il principio per avviare il disegno di uno Stato sociale nuovo, aggiuntivo di quello esistente». (Stampa, 5 ottobre 2006, p. 6, Economia).
Derivato dal s. m. e f. inv. killer ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] In passato, è stato denominato sesto s. un ipotetico senso nascosto, globalmente capace di percepire per vie maggior parte de li uomini vivono secondo senso e non secondo ragione, a guisa di pargoli (Dante). In partic., i s., gli appetiti fisici, ...
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Espressione entrata nell’uso intorno alla metà del sec. 16°, per designare l’interesse dello Stato assunto come ragione o criterio di valutazione e azione politica. Le basi della ragione di Stato si trovano nelle idee di N. Machiavelli,...
La teorica della ragion di Stato
Gianfranco Borrelli
Ragion di Stato: studi recenti e novità interpretative
Profondi cambiamenti interpretativi sono intervenuti negli ultimi decenni nel campo degli studi dedicati al complesso delle semantiche...