i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] nei casi e nelle posizioni in cui questo era adoperato fino a tempi più o meno recenti; nel presente Vocabolario il segno j è limitato alle voci straniere nelle quali ha spesso valore fonetico diverso da i, per cui si è ritenuto opportuno assegnargli ...
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virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno [...] con l’avvento della stampa alla fine del sec. 15°. Due v., o doppie v., sinon. poco com. di virgolette. b. In aritmetica, il segno di virgola serve a separare la parte intera dalla parte decimale di un numero: per es. 21,51 vuol dire 21 unità più 51 ...
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insegna
inségna s. f. [lat. insĭgnia, pl. del sost. neutro insigne «segno, insegna», comp. di in-1 e signum «segno»]. – 1. In genere, qualsiasi segno o contrassegno visibile, che sia distintivo di una [...] di un’impresa anche di natura economica, ecc. b. Negli eserciti antichi, asta adorna di un drappo o di altro segno distintivo raffigurante una divinità protettrice o un animale sacro (per es., a Roma, dal periodo della repubblica, l’aquila delle ...
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bandiera
bandièra s. f. [der. di banda2 «insegna, compagnia, ecc.»]. – 1. a. Drappo, generalm. di lana leggera, di varia forma e dimensione, di un solo colore o a più colori disposti verticalmente o [...] v. anche alzabandiera, ammainabandiera); esporre, mettere fuori la b.; b. abbrunata, con una striscia di panno nero svolazzante, in segno di lutto; segno di lutto è anche la b. a mezz’asta, abbassata sino a metà dell’asta; spiegare le b., andare o ...
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alzare
v. tr. [lat. *altiare, der. di altus «alto»]. – 1. a. Sollevare, spostare o tirare o spingere in alto, verso l’alto: a. un peso, a. la borsa da terra; a. il coperchio; a. il capo, il viso; a. [...] il valore (v. alzamento); anche, aumentare di forza, d’intensità: a. la voce, parlare a voce più alta, spesso per ira, o in segno di autorità, o per protestare, per minacciare; a. il tono della voce, su una sillaba, su una parola; a. il volume della ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] viene indicata la dieresi in posizione atona: quindi avvïare ma avviaménto, rüina ma ruinare. Negli esponenti di voci non italiane, il segno di dieresi viene mantenuto con lo stesso valore che ha nell’uso delle lingue d’origine (e che viene di volta ...
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sigillo
s. m. [dal lat. sigillum, dim. di signum «segno»]. – 1. a. Impronta ottenuta su un supporto malleabile mediante l’apposizione di una matrice recante i segni distintivi di un’autorità, di una [...] a dare validità o a garantire l’autenticità di uno scritto o stampato; per es., si chiama s. tipografico il segno che nei primi secoli della stampa i tipografi ponevano alla fine dei libri per contrassegnare le proprie edizioni. Nel diritto pubblico ...
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iota1
iòta1 s. m. [dal gr. ἰῶτα, di origine fenicia; v. iod], invar. – Nome della 9a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ι, maiuscolo I), corrispondente alla lettera [...] . Con uso fig. (già greco), in frasi negative o di senso negativo, un iota, una minima quantità, un nulla (in quanto il segno che lo rappresenta è il più semplice dell’alfabeto greco): Sta Rinaldo ostinato, che non vuole Che manchi un iota de le sue ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] apposte dall’autore o editore di un testo (e stampate – di solito in corpo più piccolo e precedute da un numerino o altro segno di richiamo – a piè di pagina oppure raccolte in fondo al volume o al capitolo o all’articolo) per fare un’osservazione ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] come in son certi e in incerto, una nasale palatale in siam gli ultimi come in son gli ultimi (è lo gn di segno), una nasale velare in siam costretti come in son costretti e in anche. In questi casi è quindi neutralizzata l’opposizione fonologica tra ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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