formicolare
v. intr. [der. di formicola] (io formìcolo, ecc.). – 1. (aus. avere) Brulicare, come fanno le formiche addensate, detto d’insetti e, più spesso, di persone: la folla formicolava per le vie; [...] con altra, e più com., costruzione sintattica: in giorno di mercato, la piazza formicola di gente; le anticamere, il cortile e la strada formicolavan di servitori (Manzoni); estens., d’altre cose: il cielo formicolava di stelle (Verga). 2. (aus. ...
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comicarolo
agg. Interpretato da attori di grande richiamo popolare dotati di una comicità di facile presa. ◆ Non so da quanti anni la Francia non raggiungeva, in Italia, il primo posto in classifica [...] ’incassi del nostro cinema «comicarolo». (Fabio Ferzetti, Messaggero, 6 febbraio 2004, p. 24, Cultura & Spettacoli).
Nuova funzione sintattica del s. m. comicarolo, che si converte in agg.
Già attestato nella Repubblica del 3 dicembre 1987, p. 24 ...
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irregolare
agg. [dal lat. tardo irregularis, comp. di in-2 e regularis «regolare1»]. – 1. a. In genere, che non è conforme alle regole o a una determinata regola, che è in contrasto con le disposizioni [...] allontanano dalla flessione regolare seguita dalla maggioranza degli altri nomi e verbi; costruzione i., che non segue la norma sintattica ordinaria, spec. per ciò che concerne la reggenza del verbo. Milizie o truppe i. (o anche, riferito agli uomini ...
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irregolarita
irregolarità s. f. [der. di irregolare; cfr. lat. tardo irregularĭtas -atis «indisciplina nella condotta»]. – 1. a. Condizione di ciò che è irregolare, nei diversi sign. dell’aggettivo: [...] i. di una procedura, di un possesso; invalidare un’elezione per i.; i. di una costruzione sintattica; i. di condotta; i. di contorni, di lineamenti; i. di un moto, del polso, ecc. b. Nell’industria tessile, lo scostamento di un filato, di una tela o ...
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pausa
pàuṡa s. f. [dal lat. pausa, connesso col gr. παῦσις «cessazione» o formato sull’imperat. aoristo παῦσαι «férmati» di παύω «cessare, far cessare»]. – 1. In genere, arresto, sosta, fermata: il bastardo [...] termine tecnico, in fonetica, la fine della frase fonetica (che quindi non coincide necessariamente con la fine della frase sintattica), cioè l’arresto dell’attività fonatoria che intercorre tra sequenza e sequenza di fonemi: consonante, vocale in p ...
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lessicale
agg. [der. di lessico]. – Del lessico, che concerne il lessico (come complesso di vocaboli e locuzioni che costituiscono una lingua): unità l., ogni singolo elemento di un lessico (detto anche, [...] , in contrapp. alle parole grammaticali o funzionali, altrimenti dette parole vuote (che servono soprattutto per la costruzione sintattica della frase, come le preposizioni, le congiunzioni, alcuni pronomi). ◆ Avv. lessicalménte, dal punto di vista ...
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scorrere
scórrere v. intr. e tr. [lat. excŭrrĕre «correre fuori, correre via», comp. di ex- e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. intr. (aus. essere) a. Muoversi, spostarsi su una superficie [...] un film; in senso fig., con riferimento a discorsi, frasi e sim., procedere con facilità, con coerenza logica e sintattica: questo periodo è pesante, scorre poco; una poesia che scorre fluida; alcuni ragionamenti non scorrono, sono oscuri. d. Passare ...
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improprieta
improprietà (ant. impropietà) s. f. [dal lat. tardo impropriĕtas -atis]. – Qualità di ciò che è improprio, mancanza di proprietà (soprattutto linguistica): i. di linguaggio; i. di una locuzione; [...] esprimersi con improprietà. In senso concr., espressione, costruzione sintattica impropria: rilevare alcune i. in uno scritto. ...
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sassone
sàssone (ant. o poet. sassóne) agg. e s. m. e f. [dal lat. Saxon -ŏnis]. – 1. Relativo alla Sassònia, regione storica e geografica della Germania centro-orientale, e (con questo sign. anche sost.) [...] della scrittura insulare (v. insular, n. 1). b. Genitivo s., denominazione scolastica di una categoria morfologico-sintattica della lingua tedesca e spec. della lingua inglese (più propriam. detta genitivo possessivo, ingl. possessive genitive), che ...
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dislocare
v. tr. [der. del lat. locare «collocare», col pref. dis-1; con il sign. di «slogare», il verbo è attestato già nel lat. mediev.] (io dislòco, tu dislòchi, ecc.). – 1. Collocare nei luoghi più [...] agg., soprattutto con il sign. 1: il reggimento dislocato sulla collina antistante; la flotta inglese dislocata nel Mediterraneo; in linguistica, usato assol., spostato dalla sua posizione sintattica consueta: un costituente, un sintagma dislocato. ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce utilizzare il termine di ➔ sandhi...