volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, [...] modo chiaro ed esplicito, apertamente (in relazione al fatto che il volgareera compreso da tutti, mentre il latino era comprensibile solo alle persone colte); per estens., ant., in volgare, con semplicità, alla buona: oggi, a buon conto, s’è fatto ...
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eraèra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, [...] serve di riferimento per la numerazione successiva degli anni: e. volgare (abbrev. E. V.) o cristiana, che comincia dalla ott. 1922 (data della marcia su Roma), la cui indicazione era obbligatoria in aggiunta alla data del calendario civile. 2. Per ...
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romanzo
1. Il nome ROMANZO deriva dall’aggettivo romanzo, che fa riferimento all’insieme delle lingue che derivano dal latino e definiva in origine un testo scritto in volgare e non in latino, che era [...] Medioevo. Con questa parola, infatti, nel periodo delle origini delle letterature moderne si indicava un ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, che aveva lo scopo di divertire il lettore con il racconto di avventure eroiche ispirate ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] (lieve, lat. levis); in alcuni casi, per l’affinità che v’era in latino tra v e b (che in età imperiale, pur distinguendosi Vostra Eccellenza, S. V., Signoria Vostra, ecc.); di volgare, in E.V., eravolgare; di velocità in P.V., piccola velocità, G.V ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal [...] e accessori griffati, spesso contraffatti) e dal linguaggio volgare. | Negli anni Ottanta e Novanta del Novecento, abitante affiancava a un maranza, un coatto. Il suo modo di fare era identico ad adesso. In 15 secondi siamo diventati migliori amici, ...
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toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce [...] t.; la pittura t. del Duecento. Punto t., altro nome con cui era noto il punto di ricamo antico o reale. 2. s. m. (f m. Della lingua parlata in Toscana: l’idioma t., e in passato il volgare t.; le parlate t.; i dialetti, i vernacoli t.; la gorgia t. ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] né in rima (Ariosto); anticam., dire in rima, poetare in volgare (in quanto la rima era elemento distintivo della poesia in volgare rispetto alla poesia latina classica): dire per rima in volgare tanto è quanto dire per versi in latino (Dante); un ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli [...] aureo, l. tardo o basso l., l. popolare o volgare (v. volgare), l. rustico, l. medievale, l. ecclesiastico, l. ); anche di persona, incline, facilmente disposta a fare qualcosa: assai era l. di dare udienza (G. Villani); Un sol difetto avea, ...
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gente2
gènte2 s. f. [lat. gens gĕntis, affine a gignĕre «generare», genus, genĭtus, ecc.]. – 1. Nella Grecia e in Roma antica, gruppo di famiglie che riconosceva un ceppo comune e prendeva spesso il [...] di persone riunite in un luogo o comunque considerate collettivamente: c’era poca g. a teatro; c’è molta g. in sala , di persone: g. per bene, onesta, ricca, spregevole, equivoca, volgare, ecc.; g. povera (diverso da povera g., che è espressione di ...
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insulto
s. m. [dal lat. tardo insultus -us (solo con il sign. 1), der. di insilire (= insultare), part. pass. insultus (cfr. saltus «salto» da salire «saltare»)]. – 1. Grave offesa ai sentimenti e alla [...] fare, patire un’i.; i. grave, vile, villano, volgare, crudele, atroce, sanguinoso; reagire a un i.; vendicare un eroe, un i. alla morale; il comportamento delle truppe di occupazione era un i. alla dignità nazionale; Io sentii queste parole come un ...
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Storia d'Italia, dal principio dell'era volgare fino alla metà del 18° sec., scritta (1744-1749) dallo storico e letterato L.A. Muratori (1672-1750).
Vi si narrano i fatti anno per anno, collegati nella loro successione cronologica, con grande...
La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli.
In cronologia, sistema di computo del tempo che prende inizio da un avvenimento storico di particolare importanza.
Storia
Egizi e Babilonesi non ebbero ere in senso stretto,...