dialetticodialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere [...] ragionatore abile nel sostenere i proprî argomenti e nel confutare quelli dell’avversario: un valente, un temibile dialettico. b. Nome con cui sono noti quei filosofi dei sec. 11° e 12° (tra cui Berengario di Tours e Anselmo d’Aosta) che, concependo ...
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zerbinato
p. pass. e agg. (iron.) Assoggettato come uno zerbino. ◆ «Se non ci sono stati sanguinosi interventi dialettici – ribatte [Piero] Chiambretti – è perché non mi è venuto. Ho invitato [Maurizio] [...] Gasparri perché già lo scorso anno era stato o spite della prima puntata. Il problema è se le domande che faccio sono “zerbinate”, oppure no. Sta al telespettatore decifrare le risposte». (Sandra Cesarale, ...
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commentatore
commentatóre (ant. comentatóre) s. m. (f. -trice) [dal lat. commentator -oris, nel sign. assunto in lat. tardo]. – 1. Chi commenta o ha commentato un testo; autore di un commento, di commenti: [...] con appropriate frasi esplicative. 4. Scuola dei c. (meno com. dei postglossatori o dei trattatisti o degli scolastici o dei dialettici), indirizzo della scuola giuridica italiana dei sec. 14° e 15° che, superando il metodo dei glossatori, ebbe come ...
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topico
tòpico agg. [dal lat. tardo topĭcus, gr. τοπικός, der. di τόπος «luogo»] (pl. m. -ci). – 1. Nella logica antica, che riguarda l’invenzione degli argomenti, cioè dei mezzi dialettici con cui condurre [...] un’argomentazione: arte t., lo stesso che topica s. f. (v. topica2, nel sign. 1); gli scritti t. di Aristotele, di Cicerone, di Boezio (sostantivato, i Topici, traduz. del titolo greco, Τὰ τοπικά, dell’opera ...
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triadico
trïàdico agg. [dal gr. τριαδικός] (pl. m. -ci). – 1. Che ha carattere di triade o forma una triade; costituito di tre elementi: si attribuisce a Stesicoro l’invenzione della disposizione t. [...] processo, ritmo, nesso t. (della realtà, dello spirito, dell’io, dell’autocoscienza, ecc.), quello costituito dai tre momenti dialettici della tesi, dell’antitesi e della sintesi. 3. a. In matematica, numero t., numero razionale che, moltiplicato per ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] l. comuni (lat. loci communes, gr. κοινοὶ τόποι) i principî da cui si traggono le argomentazioni e i sillogismi dialettici e che consistono in affermazioni comunemente accettate o rese particolarmente valide dall’autorità di chi le ha pronunciate. La ...
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agonistica
agonìstica s. f. [dall’agg. agonistico; cfr. gr. ἀγωνιστικ ή (τέχνη)]. – 1. Arte di esercitarsi in un agone, arte e attività degli atleti. 2. Nella logica antica, e in quella di A. Rosmini, [...] quell’arte speciale della dialettica che appartiene al genere inquisitivo, consistente in veri certami dialettici. ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus (colui che, come maestro o discepolo,...
alterita
alterità
Concetto filosofico che nel linguaggio scolastico si oppone a quello di ‘identita’. Già Platone, specialmente nei dialoghi dialettici (➔ per es. il Sofista), muovendo dall’opposizione eleatica dell’essere e del non essere...