Film (Italia 1961) in bianco e nero, con la regia di Pier Paolo Pasolini (1922-1975). Lavoro di esordio come regista, nel quale Pasolini ha utilizzato la fotografia, il sonoro e l'uso del dialetto romanesco come nuove soluzioni espressive.
Trama: Vittorio Cataldi, detto Accattone, è un pappone che sfrutta Maddalena, prostituta ereditata dal malvivente napoletano Ciccio, che lui stesso ha denunciato anonimamente. Vive tra le baracche dell'estrema periferia di Roma con Maddalena e la moglie di Ciccio, Nannina, che ha cinque figli a carico. Infine, ha un figlio di pochi anni, nato dal matrimonio ormai finito con Ascenza. Un giorno quattro 'mariuoli' napoletani fanno una spedizione per conto di Ciccio, per capire chi è che lo ha tradito: Accattone scarica la colpa su Maddalena, che viene presa dai quattro e picchiata. La donna, impaurita, denuncia quattro innocenti e viene arrestata. Accattone rimasto senza lavoro, va all'officina dove lavora la moglie per chiederle un prestito. Qui incontra Stella, poverissima figlia di una prostituta, se ne innamora e la porta a vivere a casa sua. Cerca di lavorare per mantenerla, ma non ce la fa. Dopo aver derubato il figlioletto per regalare le scarpe a Stella, decide di sfruttare la ragazza: Stella accetta, ma a sua volta non riesce nel suo intento. Quando Maddalena viene a sapere della situazione, denuncia Accattone. Nel frattempo la polizia lo tallona e lo coglie in flagrante mentre svuota un camion di salumi. Accattone ruba una motocicletta e scappa, ma si schianta contro una macchina e muore.
Per approfondire Accattone di Serafino Murri (Encoclopedia del Cinema)