Occhétto, Achille. - Uomo politico italiano (n. Torino 1936). Segretario della federazione giovanile comunista (1963-66), quindi segretario del PCI in Sicilia (1969-77), è stato eletto deputato a partire dal 1976. Divenuto segretario del PCI nel 1988, ha proposto la formazione di una nuova forza politica di sinistra. Il 20° congresso del PCI (1991) ha dato vita al Partito democratico della sinistra (PDS), di cui O. è stato segretario fino alla sconfitta dei progressisti nelle elezioni del 1994. È stato tra i fondatori del Partito del Socialismo europeo nel 1990, Parlamentare europeo (1989-98 e 2006-07), membro del Consiglio d’Europa dal 2002 al 2006 e senatore dal 2001 al 2006.
Vita e attività
Nei primi anni Sessanta ha assunto la direzione nazionale degli universitari comunisti ed è stato direttore del settimanale Nuova generazione. Segretario della federazione giovanile comunista (1963-66), quindi segretario del PCI in Sicilia (1969-77), è stato eletto deputato nel 1976 e nelle successive legislature. Coordinatore della segreteria (1986) e vicesegretario (1987) del PCI, nel 1988 è stato eletto segretario generale. Nell'autunno 1989, anche in seguito alla crisi in atto nei paesi dell'Europa orientale, ha proposto la formazione di una nuova forza politica di sinistra. L'ipotesi del cambiamento di nome al partito, avanzata dopo un discorso tenuto agli ex partigiani della Bolognina (nei pressi di Bologna), e dunque la rinuncia anche simbolica al comunismo confermata nei giorni successivi, hanno posto il PCI di fronte a una fase radicalmente nuova. La coraggiosa iniziativa di O., apparsa subito dirompente nello statico scenario politico italiano, ha ottenuto, con l'appoggio dei dirigenti più giovani, una larga maggioranza nel Comitato centrale, ma non ha evitato successive divisioni nel partito e in tutta la sinistra italiana. Il 20º congresso del PCI (1991) ha dato vita al Partito democratico della sinistra, del quale lo stesso O. è stato eletto segretario. Come leader del PDS, di fronte alla crisi del sistema politico italiano, O. ha sostenuto la riforma in senso maggioritario della legge elettorale (1993). In seguito alla sconfitta dei progressisti nelle elezioni politiche del marzo 1994 (che è stata sostanzialmente confermata nella successiva consultazione per il parlamento europeo), nel giugno 1994 O. ha lasciato la segreteria del PDS. Parlamentare europeo dal 1989, venne confermato alle elezioni del 2004. È stato tra i fondatori del Partito del Socialismo europeo nel 1990 e membro del Consiglio d’Europa dal 2002 al 2006. Presidente della Commissione Affari esteri della Camera dal 1996 al 2001, e senatore dal 2001 al 2006 (Gruppo misto - Libertà e giustizia per l'Ulivo), dal 2006 al 2007 è stato parlamentare europeo come indipendente nel Partito socialista europeo. Nel 2007 ha aderito al movimento Sinistra democratica e nel 2009 ha sostenuto il progetto costituente di Sinistra Ecologia e Libertà.
Opere
Tra i suoi scritti, si ricordano: Il sentimento e la ragione (1994), Governare il mondo. La nuova era della politica internazionale (1998), Secondo me (2000), Potere e antipotere (2006), Pensieri di un ottuagenario. Alla ricerca della libertà nell'uomo (2016), La lunga eclissi. Passato e presente del dramma della sinistra (2018) e Perché non basta dirsi democratici. Ecosocialismo e giustizia sociale (2022).