Pittore italiano (Udine 1912 - Zurigo 1976), fratello di Dino e di Mirko, noto in arte con il nome di Afro; venuto a Roma col fratello Mirko, sentì l'influenza di Scipione e di Mafai. Si volse quindi al neocubismo, sempre più affinando le sue doti di disegnatore e colorista, fino all'annullamento totale del disegno e dell'oggetto, dapprima attraverso un colore-luce che ha un'indiretta attinenza con la realtà naturale, poi in composizioni quasi monocrome (nelle quali s'impongono i valori luminosi), oppure di ricco e sommesso tessuto cromatico, disgiunte da ogni riferimento al dato oggettivo. Fece parte del gruppo degli Otto (1952), ebbe importanti riconoscimenti, come il premio alla Biennale veneziana del 1956 e la commissione del grande quadro Il giardino della speranza per il palazzo dell'UNESCO a Parigi (1958). Le ultime opere tendono a un più controllato gioco delle forme, con il colore sempre principale protagonista.