Regista cinematografico finlandese (n. Orimattilä, Uusimaa, 1957). Dal 1981 ha realizzato numerosi film, segnalati nei festival internazionali per la spregiudicata libertà del linguaggio e l'originalità delle tematiche (dal rock ai classici della letteratura). Da ricordare: Rikos ja rangaistus ("Delitto e castigo", 1983); Ariel (1988); Tulitikkutehtaan tyttö (La fiammiferaia, 1989); I hired a contract killer (1990); Leningrad cowboys go America (1991); La vie de Bohème (1992). Con Pidä huivista kiini, Tatjana (Tatjana, 1994), Kauas pilvet karkaavat (Nuvole in viaggio, 1996), Juha (1999), Mies vailla menneisyyttä (L'uomo senza passato, 2002; premio speciale della giuria a Cannes), Laitakaupungin valot (Le luci della sera, 2006) ha continuato sulla linea di un rigore formale, debitore di Y. Ozu e R. Bresson con dialoghi ridotti al minimo e la macchina da presa spesso fissa sui personaggi. Nel 2007 ha diretto la regia dell'episodio La fonderie nel film Chacun son cinéma ou Ce petit coup au coeur quand la lumière s'éteint et que le film commence, mentre della produzione successiva vanno citati Paha perhe (Bad family, 2010), Le Havre (2011), Toivon tuolla puolen (The other side of hope, 2017; Orso d'argento per la regia) e Kuolleet lehdet (Fallen Leaves, 2023). L'alternarsi d'ironia e tragedia, in una dimensione vagamente surreale, sembra essere la cifra del suo cinema. Regista cinematografico è anche il fratello Mika (n. 1955).