Storico della letteratura italiano (Pisa 1835 - Firenze 1914). A Torino, dove attendeva agli studî di legge, si legò con l'ambiente patriottico e liberale, partecipando ai convegni della Società nazionale; tornato a Firenze, diresse La Nazione (1859-60). Prof. di letteratura italiana all'univ. di Pisa (dal 1860), svolse infaticabile opera di filologo e di saggista che lo pone in primissimo piano tra gli esponenti della cosiddetta "scuola storica", cioè tra i promotori del rinnovamento storico-filologico degli studî di letteratura italiana che si ebbe negli ultimi decennî dell'Ottocento. Primeggiano tra i molti studî del D'A. quelli sull'origine e sullo svolgimento del dramma sacro (raccolta, illustrata, di Sacre rappresentazioni dei secoli XIV, XV e XVI, 3 voll., 1873; Origini del teatro in Italia, 1877; 2a ed. 1891), e quelli su La poesia popolare italiana (1878). Fu socio nazionale dei Lincei (1891).