Teologo e filosofo (Hales, contea di Gloucester, 1170-80 - Parigi 1245). Fu il primo scolastico che conobbe tutta la filosofia di Aristotele e di parte dei suoi commentatori.
Maestro nella Facoltà delle arti di Parigi prima del 1210, poi maestro di teologia (già negli anni 1229-31), entrato nell'ordine francescano (1235-36) assicurò all'ordine la prima cattedra nello studio parigino; una seconda cattedra l'ordine avrà poi con Giovanni de la Rochelle (1238).
La Summa theologiae, che si riteneva l'opera sua principale, è invece compilazione di più autori, tra i quali è presente anche A. (libro II), ma soprattutto Giovanni de la Rochelle (libri I e III; il libro IV è sicuramente posteriore al 1245). La Summa è una vasta sintesi delle dottrine teologiche che costituiscono il patrimonio comune dell'agostinismo medievale; ma è anche interessante per la larga utilizzazione di dottrine aristoteliche, per lo più assorbite in un contesto platonico-agostiniano attraverso l'interpretazione avicennistica; nella gnoseologia, la funzione dell'intelletto agente è così avvicinata alla dottrina delle rationes aeternae e dell'illuminazione di s. Agostino; nel problema degli universali, le "forme" esistenti ante rem nel Verbo sono distinte dagli universali post rem che corrispondono alle "forme" aristoteliche, legate alla materia in seno alle realtà singole. Opere di A.: Commento alle Sentenze (sembra che egli sia stato il primo a prendere le Sentenze di Pietro Lombardo come testo delle lezioni), ordinato secondo la "tecnica" delle quaestiones, già in uso tra gli artisti; il materiale di quest'opera è ampiamente utilizzato nella Summa; Quaestiones e Quodlibeta, forse l'opera più importante di A.; l'Exoticon, dizionarietto di termini difficili. A. ebbe larghissima influenza su tutta la posteriore scuola francescana; fu salutato come doctor doctorum o irrefragabilis.