Nipote (n. 1048 - m. Costantinopoli 1118) di Isacco Comneno, fu il vero fondatore della dinastia. Avendo sposato una principessa imperiale, Irene Ducas, si fece proclamare imperatore in Skiza (Tracia) insieme con il figlio di Michele VII, Costantino Ducas, che poi eliminò, e occupò Costantinopoli, detronizzando Niceforo III Botoniate (1081). Lottò dapprima, con l'aiuto dei Veneziani e dell'imperatore Enrico IV, contro Roberto il Guiscardo duca di Puglia, che d'accordo con il papa Gregorio VII era sbarcato in Albania (1081-85); poi contro i Turchi e altre popolazioni (Peceneghi, Polovcy, Serbi) nella Penisola Balcanica. Accolse e vettovagliò i crociati, dai quali pretese giuramento di fedeltà e la promessa di restituire le terre dell'Impero bizantino che riconquistassero; si unì a loro nell'assedio di Nicea (1096), combattendo anche i Turchi in Asia Minore. Ma l'occupazione di Antiochia da parte di Boemondo, e la formazione di stati latini in Siria, portò a quel contrasto tra Greci e Latini, che avrebbe poi causato la rovina dell'Impero, pure rafforzato dalla politica assolutistica e di riorganizzazione economico-militare di Alessio I. Gli successe il figlio Giovanni.