Località della Spagna settentrionale, nella prov. di Santander, dove nel 1879 fu scoperta la grotta omonima, contenente manifestazioni d’arte rupestre dell’ultima fase del Paleolitico superiore (Maddaleniano) che testimoniano l’apice dell’abilità e della potenza espressiva dell’arte franco-cantabrica (➔).
Databili in un arco di tempo compreso tra 15.000 e 13.000 anni fa, i dipinti naturalistici policromi, oltre 900 raffigurazioni di bisonti, cavalli, cinghiali, cervi, sono vividamente colorati con pigmenti rossi, ocra e neri e lo sfruttamento dei rilievi naturali della roccia per evidenziare le parti del corpo dell’animale restituisce alle pitture l’impressione della tridimensionalità.