Città della Giordania (2.064.582 ab. nel 2017), capitale del regno e capoluogo dell’omonimo governatorato. Dal 1947, quando contava 90.000 abitanti, ha conosciuto un fortissimo incremento di popolazione, soprattutto per il massiccio afflusso di profughi verificatosi dopo la costituzione dello Stato di Israele e dopo la guerra del giugno 1967. È il massimo centro industriale e commerciale del paese, con impianti tessili e alimentari, cementifici, manifatture di tabacco. Negli anni recenti si è sviluppato un discreto movimento turistico. Nodo di comunicazioni stradali, raggiunto dalla ferrovia di Damasco che prosegue poi verso S, fino a Ras an-Naqb. Nella regione circostante, estrazione di fosfati.
Già capitale degli Ammoniti con il nome di Rabbat Ammon, nella prima metà del 3° sec. a.C. fu chiamata Filadelfia in onore di Tolomeo II Filadelfo. Aggregata sotto Roma alla provincia di Arabia, fu conquistata dagli Arabi nel 635 e riprese il nome di ‛A., divenendo una delle più ricche città carovaniere, grazie alla sua posizione sulla via che univa Damasco, Bostra ed Elat al Mar Rosso.
L’acropoli della città antica disponeva di un complicato impianto sotterraneo per l’acqua. Rimangono avanzi di mura e di un tempio dedicato a Ercole. Nella città bassa si trovano i ruderi di un teatro della capacità di 6000 posti a sedere, un odeon e un ninfeo. Nelle vicinanze sono state trovate numerose tombe romane. Ai resti archeologici greci e romani si sommano elementi della civiltà bizantina (varie chiese quali quella venuta alla luce nel 1970 nella località nota come Sweiffieh, dal caratteristico e singolare pavimento a mosaico) e di quella islamica (tra le moschee spicca quella moderna del re ‘Abdallāh, imponente realizzazione degli anni 1982-90).