Regista, sceneggiatore e attore russo (n. Mosca 1937). Assunse in arte il cognome della madre per distinguersi dal fratello Nikita M. (v.); sceneggiatore dell'Andrej Rublëv di A.A. Tarkovskij, dal suo esordio nella regia ebbe difficoltà con la censura sovietica: Asino sčast´e ("La felicità di Asja", 1966, noto come Istorija Asij Kljačinoj, storia di Asja Kliacina che amò senza sposarsi, 1967) restò bloccato fino al 1988. Giunse al successo con il kolossal Sibiriada (Siberiade, 1978), premiato a Cannes (1979), ma censurato in URSS, motivo che spinse il regista a trasferirsi negli USA, dove realizzò Maria's lovers (1984), Runaway train (A 30 secondi dalla fine, 1985), Duet for one (1986), Sky people (I diffidenti, 1987), ecc. Con Il proiezionista (1987, russo: Bližnyj krug), coprod. italo-russa, M.K. ha ripreso la via del cinema europeo, riproponendo la sua angolazione di 'impegno': da Kuročka Rjaba (Asja e le galline dalle uova d'oro, 1994), seguito del film del 1966, a Dom durakov (La casa dei matti, 2002, premio della giuria a Venezia), a Glyanets (2007), fino a I demoni di San Pietroburgo (2008), The Nutcracker in 3D (2010), The Postman's white nights (2014, Leone d'argento a Venezia), Paradise (2016, Leone d'argento a Venezia), Il peccato (2018) e Dorogie tovarishchi (2020, Premio speciale della giuria alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia).