Architetto (Usol´e, Perm´, 1759 - Pietroburgo 1814). Servo della gleba del conte A. S. Stroganov, per le sue qualità artistiche fu inviato a Mosca (1877) a studiare pittura, arte che continuò a praticare per tutta la vita anche se presto i suoi interessi si volsero all'architettura. Fu allievo di V. I. Bazenov e di M. F. Kazakov e, ottenuta l'emancipazione, completò la sua formazione con un viaggio a Parigi, dove studiò con Ch. de Wailly, e a Roma. Tornato a Pietroburgo (1790), per Stroganov ristrutturò gli interni del palazzo progettato da B. F. Rastrelli e costruì una dacia sulla Neva, opere che mostrano la sua adesione ai modi dell'architettura e della decorazione neoclassica. Nominato accademico (1797) e poi professore (1800) dell'Accademia, a Pietroburgo realizzò anche due opere importanti: la cattedrale della Vergine di Kazan´ (1801-11; a croce latina cupolata, impostata parallelamente al corso della Neva; dei due colonnati semicircolari previsti alle estremità esterne del transetto solo uno è stato realizzato); l'Istituto minerario (1806-11; pronao ispirato al tempio di Poseidone a Paestum). Lavorò anche a Pavlovskoe (1803-14), costruendo tra l'altro il Padiglione delle rose.