(o triossido di zolfo) Composto contenente lo zolfo esavalente, di formula SO3; allo stato solido esiste in tre modificazioni allotropiche oligo- o polimeriche, dette α, β, γ, delle quali la prima è termodinamicamente stabile, le altre metastabili. La forma α sublima a pressione atmosferica, mentre la forma β fonde a 32 °C e quella γ a 17 °C. L’anidride s. si scioglie in acqua con la quale si combina dando acido s., e anche in questo dando oleum; all’aria umida forma fumi bianchi densi, soffocanti. Con gli ossidi metallici forma i corrispondenti solfati; riscaldata al color rosso si decompone in anidride solforosa e ossigeno (SO3 ⇄ SO2+0,5O2), tanto più quanto più alta è la temperatura. Si forma in tracce quando lo zolfo o i solfuri (pirite ecc.) bruciano con aria o con ossigeno; si può ottenere per decomposizione di solfati (di ferro ecc.); industrialmente si prepara su larga scala ossidando l’anidride solforosa con ossigeno in presenza di un catalizzatore.