Disciplina che studia i resti faunistici provenienti da depositi archeologici; originata in ambito paleontologico, se ne è discostata ampliandosi ad analizzare il rapporto tra uomo e animali e gli effetti che ne sono derivati. Le informazioni, ottenute dall’esame autoptico e mediante l’utilizzo di specifiche analisi, forniscono statistiche e linee di tendenza volte a chiarire l’apporto animale nelle varie fasi dell’attività umana e le sue variazioni nell’orizzonte geografico e temporale. L’a., infatti, fornisce dati sullo sfruttamento degli animali; contribuisce alla ricostruzione ambientale e climatica; consente di seguire l’evoluzione di determinate specie, soprattutto in relazione alle selezioni operate dall’uomo, direttamente o indirettamente, mediante le modifiche dell’ambiente naturale. Di particolare interesse sono le informazioni sul calcolo degli individui, che chiariscono l’importanza di una specie rispetto alle altre; sul rapporto tra forme domesticate e selvatiche; sull’età della morte, in relazione alla caccia e/o all’allevamento; sul sesso; sulla stagionalità di attività come la pesca; sul lavoro animale.