Tragedia del poeta C. (de’) Dottori (1618-1685). Composta nel 1654, ebbe successivi rimaneggiamenti fino alla pubblicazione nel 1657; venne rappresentata per la prima volta intorno al 1690.
Il tema è quello della leggenda sorta sulla figura di Aristodemo di Messene, il sovrano che avrebbe ucciso la propria figlia, sacrificandola agli dei per ottenere la vittoria dei Messeni su Sparta.
L’opera ebbe molte successive edizioni, tra le quali si ricorda quella di B. Croce (1948).
Il mito venne ripreso dal poeta V. Monti (1754-1828) nell’omonima tragedia (1787).