Drammaturgo francese (Rouen 1899 - Le Havre 1989). Iniziò a Parigi studî di medicina, poi s'indirizzò verso la filosofia, interessandosi all'estetica di B. Croce da lui conosciuto a Firenze. Dopo una breve esperienza come giornalista, aderì al surrealismo di P. Reverdy e dei pittori A. Masson e J. Gris. Nel 1923 scrisse il suo primo dramma, Le casseur d'assiettes, in cui si scorgono i tratti essenziali del suo teatro. Seguirono Tour à terre (1925), Patchouli (1927), Atlas-Hôtel e La vie en rose (1931), che finalmente avviarono il loro autore al successo che alle prime opere era mancato. Padrone ormai della sua forma, attento all'indagine psicologica e alla verità umana, S. ha scritto inoltre Une femme libre (1934), L'inconnue d'Arras (1935), Un homme comme les autres (1936), La terre est ronde (1938), Histoire de rire (1939). Attivo durante la seconda guerra mondiale nella lotta antinazista, compose ancora: Les fiancés du Havre (1945); La marguerite (1945); Le soldat et la sorcière (1945); Les nuits de la colère (1947) sul movimento della Resistenza; L'Archipel Lenoir (1947); la sceneggiatura La beauté du diable (1949, in collab. con René Clair); Sens interdit (1953); Une femme trop honnête (1956); Boulevard Durand (1960); Comme les chardons ... (1964); La rue noire (1967), ecc. Ha riunito i suoi ricordi in Dans la salle des pas perdus (2 voll., 1974-76). Notevoli i saggi: dai volumi di Notes sur le théâtre all'Impromptu délibéré (1966). Dal 1949 membro dell'Accademia Goncourt.