(o ars dictandi) Titolo dei manuali (sec. 11°-15°) che insegnavano mediante regole ed esempi a scrivere lettere in latino. La denominazione proviene dall’abitudine tipica degli antichi di non scrivere ma di dettare a segretari le proprie opere. Dictatores furono chiamati i maestri nell’arte epistolare e quindi in genere i letterati, in quanto l’epistolografia fu, nel Medioevo fino all’Umanesimo, la base dell’insegnamento letterario, come l’oratoria ne era stata la base nel mondo antico.
L’a. nacque nei monasteri benedettini dell’Italia meridionale, e da lì si diffuse in tutta Europa. Il primo trattatista pare sia stato il monaco cassinese Alberico (seconda metà 11° sec.), seguito da Alberto di Mora (papa Gregorio VIII), il cardinal Transmundo, Giovanni Anglico, Guido Faba, Lorenzo di Aquileia, Bene da Firenze, Boncompagno da Signa e altri. Le a. contribuirono a formare il latino medievale, lingua viva con caratteristiche che lo distinguono dal classico e dall’umanistico, e un nuovo tipo di prosa ritmica (cursus), con cadenze metriche, che s’impose a tutta l’Europa colta.