Attrezzo da taglio per lavorare il legname, caratterizzato dall’avere il taglio normale al manico (a foggia di zappa; fig.).
Nel Neolitico è di pietra e di calcare, con talora il foro per l’immanicatura (martello). Con l’età dei metalli subentra l’a. di metallo, prima piatta, poi con i margini rialzati, da cui si sviluppa l’a. ad alette (paalstab); l’a. di pietra, ridotta di dimensioni e lavorata in materiali rari, acquista valenza apotropaica e rituale.
L’a. ha un significato religioso presso molti popoli del mondo mediterraneo antico, sia come simbolo del fulmine e del dio che lo scaglia, sia come attributo di varie divinità, sia, infine, come oggetto votivo.
Maestro d’a. Nelle costruzioni navali, è il carpentiere, specializzato soprattutto nella lavorazione degli scafi in legno; sulle navi militari è il graduato carpentiere, responsabile dei lavori relativi alla sua categoria; sulle navi mercantili è il marittimo che dirige i lavori di riparazione del materiale in legno.