ASINE
('Ασίνη, Asĭne). -1. Antica città dell'Argolide, fondata, secondo la tradizione, da Driopi venuti dalla Tessaglia o dalla contrada del Parnaso; è nominata, insieme con Ermione, nel catalogo delle navi omerico, ed è precisata la sua posizione sul golfo di Nauplia dalle notizie di Strabone e di Pausania. In base a questi dati si può accettare con sicurezza la sua ubicazione presso il mare a un chilometro dalla località di Tolón, su un colle detto Kastráki, dove si elevano superbi resti murali, sia a grossi blocchi poligonali sia a massicce assise parallele di massi irregolari. Gli scavi intrapresi dal 1922 da una missione archeologica svedese sull'acropoli di Kastráki e sul vicino monte Barboúna hanno fruttato finora copiosi ritrovamenti, che si estendono dalla civiltà preistorica detta elladica fino all'epoca ellenistica, con interessante materiale proveniente soprattutto da una ricca necropoli micenea. Secondo la leggenda, al tempo della prima guerra messenica gli abitanti di Asine si misero dalla parte del re di Sparta Nicandro durante l'invasione di questo nel territorio di Argo; ma, quando Nicandro si ritirò in Laconia, gli Argivi sotto il loro re Erato si volsero contro Asine e la distrussero completamente. Che Asine fosse distrutta dagli Argivi è certo; il resto è tutt'altro che sicuro.
Bibl.: Renaudin, in Bull. Corr. Hell., XLV (1921), p. 295 segg.; Persson e Frödin, in Humanist. Vetenskapssamfundet i Lund, Arsberättelse, 1920-21 segg.
2. Secondo la leggenda, gli abitanti di A., sfuggiti sulle navi alla distruzione della loro città dell'Argolide, ricevettero dagli Spartani in compenso del loro aiuto un tratto di terreno sulla costa occidentale del golfo messenico, dove essi fondarono una nuova Asine sulla ripida lingua di terra che forma uno stretto promontorio nel golfo, città dalla quale prese nome il golfo intero. Questo racconto potrebbe anche essere una semplice leggenda fondata sulla omonimia tra le due Asine; e poco importa se gli stessi Asinei finissero col credervi, stringendo legami religiosi con la driopica Ermione, fondando anche un tempio ad Apollo e un santuario a Driope. Asine è nominata durante la guerra peloponnesiaca come stazione navale e come base per il rifornimento del legname; in seguito appartenne alla Lega Achea. Nel tardo impero cominciò ad essere abbandonata, e fu riabitata soltanto al principio del Medioevo, quando in essa trasportarono le sedi e il nome gli abitanti di Corone; dalla nuova Corone fu ribattezzato anche il nome del golfo.
Dell'antica Asine rimangono poche tracce di cisterne, di costruzioni rupestri, e del porto.
3. Una terza città di tal nome esisteva nel Peloponneso fra il Gizio (Gýtheion) e il Capo Tenaro; si ricordano alcune spedizioni contro di essa da parte di Nicia nel 424 a. C., degli Arcadi nel 369 a. C., e di Filippo V di Macedonia nel 219 a. C. La sua posizione precisa non è stata identificata.
Bibl.: Curtius, Peloponnesos, II, Gotha 1852, p. 167 segg. Per la critica della leggenda delle origini, v. J. Beloch, Griech. Gesch., I, ii, p. 194.