Stato federato dell’India (78.438 km2 con 28.797.000 ab. nel 2006; densità 340 ab. per km2), situato nel settore nord-orientale del paese; capitale Dispur. Comprende la valle del Brahmaputra e a S una regione di altopiani calcarei. Vi si registrano i massimi valori mondiali di piovosità (oltre 10.000 mm). L’economia si fonda sull’agricoltura (riso, cotone, tè, canna da zucchero, iuta); nel settore industriale, raffinazione del petrolio e lavorazione dei prodotti agricoli.
Già ricordato nell’epica indiana sotto il nome di Prāgjyotişa o di Kāmarūpa, nel 7° sec. d.C. vi predominava la religione brahmanica contro una esigua minoranza buddista. A partire dal secondo quarto del 13° sec. l’A. fu invaso dagli Ahom, di lingua thai, che nel corso di 4 secoli lo conquistarono completamente, ma finirono per fondersi con la precedente popolazione di lingua indoeuropea. Dopo gli attacchi dei Moghùl (1662-1667) e il predominio birmano (1821-1824), l’A. fu ceduto agli Inglesi (1826). Dapprima parte del Bengala, poi (1874) Stato a sé, seguì le sorti dell’India. Oggi la sua posizione periferica – è incuneato fra Cina, Myanmar e Bangladesh e saldata con il resto dell’India mediante uno stretto corridoio – ha favorito le rivendicazioni dei vari gruppi etnici che vi abitano, miranti a una maggiore autonomia o addirittura all’indipendenza.