´ (Astrachan′ o Astrakhan′) Città (498.953 ab. nel 2006) e porto fluviale della Russia, capoluogo dell’oblast′ omonima, sulla riva sinistra del ramo maggiore del Volga, a 95 km circa dal suo sbocco nel Mar Caspio. Il movimento commerciale del porto è aumentato considerevolmente in seguito all’apertura del canale Volga-Don e della via di navigazione interna Volga-Baltico. È collegata da una linea ferroviaria a Volgograd e a Saratov. Centro industriale, sede di cantieri navali, stabilimenti meccanici (materiale ferroviario), impianti per la lavorazione del legno e la produzione di cellulosa e cartoni, conservifici, cotonifici, calzaturifici. A. è inoltre il maggior centro russo per la pesca dello storione e la lavorazione del caviale. Tipica l’industria della concia delle pelli: dal nome della città prende nome l’ astrakan, pelliccia pregiata, dal pelame nero, bruno o grigio, lucido, profondo, che si ricava da agnelli di razza Karakul′ della regione o provenienti da località finitime, spesso dall’Iran.
L’antica A., conquistata dai Tatari nel 13° sec., era sulla riva destra del Volga. Caduta l’Orda d’Oro, si formò in questa regione un regno di A., unito nel 1557 alla Russia. In quel periodo il luogo fu abbandonato e costruita nel sito odierno la nuova città, che nel 17° sec., specie per il commercio della seta, divenne uno dei principali mercati della Russia zarista.
Oblast′ di A. (44.100 km2 con 994.208 ab. nel 2006) è situata nel bassopiano caspico, fra i monti Ergeni e la Depressione dei Manyč a O e il Mar Caspio a E, ed è attraversata dal corso inferiore del fiume Volga. Ha notevoli risorse minerarie (sale, metano, petrolio) e fiorenti industrie (conservazione del pesce con stabilimenti galleggianti, cantieri navali, segherie). È attraversata dalla linea ferroviaria Mosca-Astrahan′-Gudermes.