Australia
Stato federale indipendente nell’ambito del Commonwealth. I primi europei che si avvicinarono alle coste australiane erano navigatori spagnoli, portoghesi e soprattutto olandesi che compirono viaggi attraverso l’Oceano Pacifico, ripercorrendo in gran parte il percorso seguito dalla circumnavigazione di F. Magellano. Tra questi vanno ricordati Á. Mendaña de Neira, P.F. de Quiros e L.V. de Torres, i cui viaggi si collocano tra gli ultimi anni Sessanta del Cinquecento e i primi del secolo successivo. Alle navigazioni spagnole, sempre più rare dalla fine del sec. 16°, seguirono le imprese degli olandesi, i quali si andavano organizzando indipendentemente come grande Paese coloniale e marittimo, anche attraverso l’azione di varie compagnie commerciali riunitesi nella grande Compagnia delle Indie orientali. La spedizione, affidata dalla Compagnia delle Indie orientali ad A. Tasman nel 1642, dopo aver attraversato l’Oceano Indiano giunse a scoprire una terra denominata Terra di van Diemen, ma che in seguito sarà chiamata Tasmania. Oltre quarant’anni dopo le spedizioni di Tasman ebbero luogo i viaggi dell’inglese W. Dampier (1688 e 1698-99) lungo le coste australiane. Il primo viaggio di J. Cook (1668-70), con la nave Endeavour, fu organizzato dalla Società reale di Londra, sia per osservare il passaggio di Venere sul Sole, sia per completare l’esplorazione geografica e costruire le basi della colonizzazione; a tal fine risultò importante la ricognizione delle coste delle due isole che formano la Nuova Zelanda e la presa di possesso in nome del sovrano d’Inghilterra della parte orientale dell’A., denominata da allora Nuovo Galles del Sud. Dopo la perdita delle colonie americane l’A. diventò per gli inglesi luogo di deportazione: i primi due gruppi di deportati (1787, 1790) furono insediati nella regione attorno a Sydney. Gli ufficiali ebbero assegnazioni di terre e costituirono ben presto una casta dominante, in lotta continua con il governatore. Continuò in quegli anni l’esplorazione delle coste a opera di G. Bass, N. Baudin, M. Flinders (cui si deve l’affermazione dell’od. nome del continente), J. Grant e J. Murray. Ben più importanti per la vita futura del Paese furono i primi esperimenti di allevamento di pecore su vasta scala compiuti da John Macarthur, divenuto in poco tempo l’uomo più ricco e potente dell’Australia. Assai più tarda fu l’esplorazione dell’interno dell’A., a causa delle gravi difficoltà dell’ambiente fisico e dell’ostile accoglienza degli indigeni: di fatto, dopo alcuni modesti tentativi negli anni 1810, essa iniziò soltanto nel biennio 1828-29 e diede il via allo sviluppo dell’allevamento di pecore e della produzione di lana. Nel 1823, sotto il governatore T.M. Brisbane, il New South Wales judicature act sancì la separazione dall’A. della Tasmania, che restò così la sola colonia di deportazione. Alla fine della politica d’insediamento penale corrispose quella di larga immigrazione, in seguito alla quale si andò creando un ceto sempre più ampio di allevatori e di commercianti e nacquero le prime istanze politiche. Nel 1850 fu promulgata una nuova Costituzione che prevedeva la creazione per il Nuovo Galles del Sud, la Tasmania, l’A. Meridionale e la nuova colonia di Victoria di camere miste elettive per due terzi. La scoperta dell’oro presso Bathurst (1851) attrasse in A. dall’Inghilterra e dall’Europa una formidabile invasione di cercatori, che si riversarono nell’interno in tutte le direzioni, aprendo nuovi canali di esplorazione. Lo scatenarsi di pericolosi avventurieri, per lo più provenienti dalle file degli antichi deportati, pose come condizione preliminare per la pacificazione del Paese la fine delle deportazioni anche in Tasmania. Nel 1853 il Parlamento inglese decise di istituire un consiglio legislativo e un’assemblea elettiva, con governi responsabili nelle diverse regioni, cui si aggiunse il Queensland, separato dal Nuovo Galles del Sud. Nella seconda metà del sec. 19° l’aumento della popolazione e la crescente ricchezza del Paese in seguito allo sfruttamento delle miniere d’oro portarono a una rapida trasformazione della vita economica e sociale. Dalla crisi economica degli anni Ottanta dell’Ottocento, provocata soprattutto dalla caduta della domanda estera, trasse forza il Partito laburista.
Nel 1901 si costituì il Commonwealth of Australia (Federazione d’A.). I primi anni del nuovo organismo furono dominati dalle contese di giurisdizione tra organi federali e organi dei singoli Stati, contrasto cui dovette far fronte un governo di coalizione, il cui atto più importante fu l’Immigration restriction act (1902). Dopo il clamoroso successo elettorale dei laburisti nel 1910, il governo Hughes mirò a riforme sociali moderate, che gli permisero di mantenere la solidarietà del Paese durante la Prima guerra mondiale. Ma, finita la guerra, si rinnovarono le difficoltà tra poteri federali e poteri degli Stati, finché la riduzione delle spese, la riuscita di un prestito nazionale e la ripresa del commercio estero sanarono la situazione. La Seconda guerra mondiale costrinse l’A., principale alleato degli USA nel Pacifico, a un notevole sforzo economico e militare. I governi laburisti affrontarono con successo i problemi posti dalla guerra e dalla successiva riconversione dell’economia, ma poi le tensioni interne portarono alla loro sconfitta elettorale del 1949. Il governo di coalizione fra Partito liberale e Partito nazionale agrario, presieduto da R.G. Menzies, che impresse alla politica estera una netta caratterizzazione in senso filoccidentale, mantenne la guida del Paese per 23 anni fino a quando, agli inizi degli anni Settanta, i mutamenti intervenuti nella situazione politica interna e internazionale portarono alla crescita dei consensi e alla vittoria del Partito laburista. Il governo laburista di E.G. Whitlam, entrato in carica nel 1972, inaugurò una politica estera meno allineata con l’Occidente e più attenta ai rapporti con gli altri Paesi dell’Oceania e dell’Estremo Oriente, e sul piano interno promosse una politica di riforme e di espansione del welfare state. Non riuscì tuttavia a far fronte alle conseguenze della crisi economica internazionale del 1973-75 e le elezioni anticipate del 1975 sancirono nuovamente la vittoria della coalizione liberal-agraria, guidata da M. Fraser. Il Partito laburista ritornò vittorioso nelle elezioni politiche del 1983 e con il governo di R. Hawke avviò una politica di rilancio dell’economia e di contenimento dell’inflazione che consentì un calo della conflittualità sociale; in politica estera diede impulso alle relazioni con i Paesi del Sud-Est asiatico, pur mantenendo stretti rapporti con gli Stati Uniti. La coalizione conservatrice, presieduta da J. Howard, ritornò alla guida del Paese dopo una netta affermazione ottenuta nelle elezioni del 1996. La vittoria fu confermata nel 1998, nel 2001 e ancora nel 2004, nonostante il crescente malcontento contro le scelte di politica estera a sostegno di Washington e Londra (partecipazione alla guerra in Afghanistan, invio di truppe in Iraq nel 2003). Nel novembre 2007 ha posto fine all’egemonia dei conservatori la vittoria del leader laburista Kevin Rudd, cui è subentrata nel 2010 J. Gillard.