Giurista bolognese (m. tra il 1220 e il 1232), uno dei più grandi rappresentanti della scuola dei glossatori. Le sue opere gli acquistarono, in Italia e fuori, fama indiscussa, tale da oscurare quella dei glossatori a lui precedenti. Le Summae alle Istituzioni e al Codice (del 1208-10) furono considerate per secoli il "manuale" del giurista; ebbero tra il 1482 e il 1610 varie diecine d'edizioni, spesso accompagnate da un'appendice di Summae d'altri glossatori (talora attribuite anch'esse ad A.) a varie parti del Corpus iuris civilis. Altre opere di A. sono: la Lectura sul Codice (lezioni raccolte dallo scolaro Alessandro di Sant'Egidio; edite varie volte tra il 1577 e il 1611); i Brocarda (raccolta di regole; edita varie volte tra il 1556 e il 1610); le Quaestiones (esercitazioni, edite nel 1888). A. eccelle per potenza di sistemazione e di sintesi; meno versatile del suo maestro, Giovanni Bassiano, lo supera per il rigore logico e la profondità del senso giuridico.