Politico siriano (n. Damasco 1965). Nel luglio 2000 è succeduto al padre alla presidenza della Siria. Sotto la pressione della comunità internazionale e delle piazze libanesi in rivolta, nell'aprile 2005 A. ha ordinato il ritiro delle truppe siriane dal Libano. Riconfermato presidente nel 2007 attraverso un referendum, nel 2011 B. Assad si è trovato a dover affrontare violente proteste di piazza che, in concomitanza con lo scoppio di rivolte in tutto il mondo arabo, hanno coinvolto vari centri urbani. La rivolta si è trasformata progressivamente in una guerra civile in cui si sono affrontate le forze del regime e l’opposizione armata, composta in prevalenza dalla maggioranza sunnita. Sul piano internazionale, A. ha ricevuto l’aiuto della Russia di Putin, mentre dalla fine del 2013 l’opposizione interna, rappresentata dalla coalizione nazionale siriana (Cns), ha contato sul sostegno politico dell’Occidente (Usa, Francia e Gran Bretagna). Alla fine del 2013 il regime è apparso in vantaggio sia militarmente sia diplomaticamente, ciò che ha costituito una garanzia di continuità di potere per A., il quale alle presidenziali tenutesi nel giugno 2014 è stato prevedibilmente riconfermato in carica con l’88% dei consensi, aggiudicandosi un'ulteriore riconferma alle consultazioni del maggio 2021, dove ha ottenuto il 95,1% delle preferenze.