Città della Corsica (42.900 ab. nel 2005), capoluogo della Haute-Corse, sulla costa nord-orientale; principale centro portuale e industriale (mobilificio, saponificio, manifattura di tabacco, alimentari) dell’isola. Notevole e crescente l’intensità del movimento turistico. Relazioni commerciali con i porti di Livorno e di Genova. Una ferrovia (158 km) la unisce ad Ajaccio.
La città deriva il nome dalla fortificazione (bastia) edificata dai Genovesi nel 1380 sulla collina sovrastante il villaggio di Marina di Cardo. Dal 1453 risiedettero nella bastia il governatore di Corsica del Banco genovese di S. Giorgio, dal quale nel 1474 la città ebbe privilegi e franchigie, confermati nel 1563 dalla Repubblica di Genova, venuta in possesso dell’isola. Prospera durante i sec. 16° e 17°, fu occupata nel 1745 dalle truppe del re di Sardegna, alleato dei nazionalisti corsi, poi riconquistata dai Genovesi. I Francesi la occuparono nel 1764, riconfermandola sede del governo di Corsica; durante la Rivoluzione francese (1794-96) ebbe governo anglo-corso per poi tornare alla Francia; nel 1814 l’occupò per breve tempo il generale inglese Montresor. Occupata durante la Seconda guerra mondiale da truppe italiane e poi tedesche, nel novembre 1943 fu riconsegnata ai Francesi.