Periodico milanese fondato nel 1816, sotto il patrocinio dell’Austria, da G. Acerbi, che lo diresse, avendo a ‘compilatori’ V. Monti, P. Giordani e il naturalista S. Breislak che però abbandonarono presto la redazione per dissapori insorti tra loro. In un primo tempo non apparvero chiari gli intenti filoaustriaci della rivista: sicché, se nel 1818 alcuni patrioti (S. Pellico, P. Borsieri) se ne staccarono per fondare Il Conciliatore, altri liberali continuarono a collaborarvi. Nel primo numero fu pubblicata la lettera di Madame de Staël sull’utilità delle traduzioni letterarie straniere moderne, che segnò l’inizio della battaglia romantica in Italia. Poi, apparendo sempre più chiara la portata rivoluzionaria delle dottrine romantiche, la rivista assunse un indirizzo sempre più classicista. Chiuse le pubblicazioni nel 1859.