Nel Medioevo, personale di servizio delle università (dal franco bidal «messaggero»). Nominati ogni anno per elezione, al loro stipendio si provvedeva con una speciale colletta cui partecipavano tutti gli studenti. Avevano a capo un b. generale, con mansioni di vero e proprio funzionario dello Studio: provvedeva alla trascrizione e alla distribuzione dei testi universitari, s’interessava di determinate forniture, faceva da portavoce tra autorità accademiche e studenti e spesso fungeva da testimone nella stipulazione di atti ufficiali.