Nome di un personaggio fittizio che riassume il carattere della conformista borghesia tedesca del periodo 1815-48, nato dalla vena satirica di L. Eichrodt e A. Kussmaul. Dalla letteratura la figura e il concetto di B. passarono all’arredamento, alla pittura, alla vita in genere. In pittura si avrà il passaggio a generi documentari o narrativi, al ritratto, alla scena piccolo-borghese.
Nell’arredamento lo stile B. è il risultato della volgarizzazione, sotto aspetti più modesti e borghesi, delle forme auliche neoclassiche, secondo concetti di comfort, praticità e convenienza: fu il punto di partenza dell’arredo ottocentesco, con l’uso di legni lisci e lucidati, parati chiari ed economici, mobili comodi e pratici, divani, scrivanie, servantes, porcellane, soprammobili, tappezzerie, senza allontanarsi dal controllato gusto formale dello stile impero.