Il ritmo di un fenomeno vitale. I ritmi biologici si classificano in base alla durata del periodo in circadiani (intorno alle 24 ore), ultradiani (superiori alle 24 ore, per es. 7, 20 o 30 giorni), infradiani (inferiori alle 24 ore). Esistono due ipotesi sulla loro origine: secondo la prima, sono dovuti alle variazioni dell’ambiente (alternanza giorno-notte, ciclo lunare ecc.); secondo l’altra gli organismi viventi hanno un ‘orologio interno’ per cui i b. sono caratteristici dell’individuo e l’ambiente si limita a sincronizzarli (v. fig.).