Locuzione, derivata forse da Boogie, soprannome dato spesso agli afroamericani, che indica un particolare stile pianistico di jazz nato, agli inizi del 20° sec., nel Sud degli Stati Uniti. Divenuto popolare alla fine degli anni 1920 attraverso le incisioni di alcuni compositori-interpreti (Pinetop Smith, M.L. Lewis, A. Ammons, P. Johnson ecc.), il b. fu in seguito utilizzato dalle principali orchestre swing (T. Dorsey, B. Goodman, C. Basie), finendo poi per acquisire notevole diffusione come forma musicale da ballo. Dal punto di vista armonico il b. impiega la struttura del blues classico di dodici misure; dal punto di vista ritmico è però caratterizzato, dalle figurazioni eseguite, a mo’ di ostinato, dalla mano sinistra del pianista.
Come danza il b. si diffuse negli Stati Uniti fin dal 1939 e in Europa nel dopoguerra.