Break-up dell’euro Scioglimento definitivo della moneta unica europea. Secondo alcuni analisti finanziari, l’aggravarsi della crisi economica dell’eurozona verificatosi negli ultimi mesi del 2011 potrebbe portare alla disintegrazione dell’Unione monetaria; per alcuni Stati il ritorno alla valuta nazionale sembra essere una scelta possibile, così come lo è la creazione di due distinte monete europee: un “euro-nord”, che raggrupperebbe gli Stati più forti dal punto di vista economico e finanziario (come Francia e Germania) e un “euro-sud”, che aggregherebbe i paesi più deboli (come Italia, Spagna, Grecia e Portogallo). Sul finire del 2011, numerose istituzioni finanziarie internazionali hanno iniziato a elaborare piani di emergenza per prepararsi ad affrontare un eventuale crollo della moneta unica europea. Secondo diversi analisti, quest’ultimo causerebbe gravi problemi economici e finanziari a tutti i paesi del Vecchio Continente: default sovrani, bancarotte aziendali, collasso dei sistemi bancari nazionali e il crollo della bilancia commerciale. Il break-up dell’euro potrebbe inoltre generare lo sgretolamento della stessa Unione europea, intesa come processo di integrazione non solo economica ma anche politica.