Forma antica, sopravvissuta nell’uso dialettale e fuori della Germania, della città e della regione storica Braunschweig (➔). Casa di B. I territori della Bassa Sassonia che poi formarono lo Stato di B. appartennero ai Ludolfingi, poi ai Billunghi, infine ai Brunoni. Riuniti nelle mani di Lotario di Suplimburgo, passarono poi alla casa dei Guelfi. Spartiti fra i figli di Enrico il Leone, furono riuniti da Ottone il fanciullo, che nel 1235 ebbe da Federico II l’investitura feudale e il titolo di duca. Nel 1267 i suoi figli si divisero il dominio: Alberto il Grande ebbe B., Kalenberg e Gottinga, Giovanni il Lüneburg con Hannover e Celle.
Nel 1279 la linea di B. si spartì in 3 rami: Grubenhagen (fino al 1596), Gottinga (fino al 1437) e Wolfenbüttel. Questo ramo nel 1369 riassorbì la linea di Lüneburg e nel 1428 si spartì nella linea ‘mediana’ di B. e nella linea ‘mediana’ di B.-Lüneburg, che a sua volta nel 1569 si divise in B.-Lüneburg (poi divenuta la casa di Hannover) e B.-Lüneburg-Dannenberg; quest’ultima linea, dopo aver ereditato i territori della linea ‘mediana’ di B., si costituì in ‘nuova’ linea di B.-Wolfenbüttel.
La linea secondaria di B.-Bevern si sostituì alla principale dal 1735 al 1807, quando Federico Guglielmo perdette il ducato, che entrò a far parte del Regno di Vestfalia. Lo riebbe nel novembre 1813; il figlio minorenne Carlo (1815-30), dapprima sotto la tutela del principe reggente d’Inghilterra, fu poi sostituito dal fratello Guglielmo (1830-84). La successione sarebbe spettata a Giorgio V di Hannover, ma con apposita legge del 1879 la Dieta ebbe facoltà di eleggere come reggente uno dei principi delle case regnanti tedesche. Fu scelto Alberto di Prussia (1885-1906), poi Giovanni Alberto di Meclemburgo, che si ritirò nel 1913 quando divenne duca il nipote dell’ultimo re di Hannover, Ernesto Augusto di Cumberland. Questi lasciò nel 1918 il paese per la rivoluzione.