Famiglia di piante Dicotiledoni, precedentemente classificata nell’ordine Parietali e inclusa nel nuovo ordine Cariofillali in seguito a studi filogenetici che hanno portato alla suddivisione delle Parietali in più ordini (v. fig.). Caratteri comuni alle C. sono i fiori con perianzio di numerosi antofilli, per lo più saldati a tubo nella parte inferiore, numerosi stami, ovario infero di più carpelli, uniloculare, con molti ovuli parietali, frutto a bacca. Sono xerofite, generalmente con fusti carnosi, sferici o cilindrici, con prominenze coniche o coste longitudinali, oppure appiattiti; le foglie sono per lo più fugaci e ridotte a squame o a piccoli cilindri con ciuffi di peli e di aculei all’ascella. Sono americane (solo qualche specie di Rhipsalis vive in Africa), più abbondanti nelle parti arido-calde, ma alcune arrivano fino al limite delle nevi perpetue.
La monofilia delle C. è sostenuta a livello sia morfologico sia molecolare. Inoltre, l’analisi cladistica ha evidenziato che il genere Pereskia forma un sister group con il resto delle C., mostrando peculiari caratteri primitivi quali i fusti non succulenti, le foglie ben sviluppate e persistenti e fiori disposti in infiorescenze cimose. Le altre C. formano un clado basato sulla presenza di fiori solitari immersi nell’apice del gambo e comprendente le due sottofamiglie Cactoidee e Opunzioidee. Le Cactoidee presentano estrema riduzione o perdita delle foglie, le Opunzioidee hanno semi circondati da un secco arillo e sono caratterizzate dalla presenza, oltre che di spine, di glochidi, ovvero di peli simili a spine.
Opuntia ficus-indica (➔ fico d’India) e altre C. danno frutti commestibili, da Cereus grandiflorus si ricava la cactina, che è dotata di proprietà cardiotoniche e stimolanti del sistema nervoso, su Nopalea (o Opuntia) coccinellifera si alleva una cocciniglia ( Coccus cacti) che dà una sostanza colorante rossa. Molte C. si coltivano nei giardini per la stranezza delle forme o per i fiori.