Nome comune del genere Cedrus, famiglia Pinacee, distinto dal genere Pinus per i rami brevi con molte foglie, e per quelli lunghi provvisti di foglie normali, e dal genere Larix per le foglie persistenti e per i grossi strobili eretti, ovoidali, formati da squame larghissime, sottili. Gli strobili maturano in due anni. I fiori staminiferi solitari, cilindrici, eretti, si svolgono dal novembre alla primavera. Il genere conta 4 specie del Mediterraneo e dell’Himalaya occidentale: Cedrus libani (fig. 1A) dell’Anatolia meridionale e della Siria e Cedrus brevifolia di Cipro hanno chioma larghissima con la punta piegata da un lato, sono alti fino a 40 m e possono raggiungere un’età di parecchi secoli; Cedrus atlantica (fig. 1B), dell’Algeria e Marocco, ha chioma a piramide stretta, con la punta diritta e ramoscelli pubescenti; Cedrus deodara (fig. 1C), dell’Himalaya nord-occidentale, Afghānistān e Belucistan, con rami pendenti all’apice, foglie più lunghe (3-5 cm) e squame degli strobili quasi glabre esternamente. Tutte le specie si coltivano per ornamento e, talvolta per il legno, dall’odore intenso, usato per mobili, zoccolature ecc. C. sono dette, nel linguaggio comune, anche altre Conifere appartenenti al genere Iuniperus, tra cui il c. rosso (Iuniperus virginiana), albero a foglie glaucescenti, dell’America Settentrionale, da cui si ricava l’ olio di c.: liquido di odore gradevole che si ottiene distillando in corrente di vapore le foglie o il legno del c. rosso (anche quelle delle tuie e di altre Conifere). Si usa in medicina, profumeria, microscopia.
Nome della pianta e del frutto di Citrus medica (v. fig. 2), arbusto delle Rutacee, del gruppo degli agrumi, alto 3-4 m, con rami giovani rossastri o violacei, foglie grandi, fiori in fascetti di 3-12, bianchi, di solito rossicci nel boccio, odorosi. I frutti sono lunghi 20-30 cm, ovoidi oblunghi o tondeggianti, e constano del 60-70% di scorza, gialla pallida, molto spessa e rugosa, del 25-35% di polpa e fino al 3% di semi. Originario dell’Himalaya orientale, era noto ai Romani con il nome di pomo di Media. Fu introdotto in Italia nel 3° sec. e ora è coltivato nell’Italia meridionale. In farmacia si usa la scorza del frutto; se ne fanno anche canditi e se ne ricava un’essenza ( acqua di c.).
L’ olio essenziale di scorza di c. (o essenza di c.) è un liquido giallognolo dall’odore gradevole di c. ottenuto per sfumatura della scorza del frutto.
La cedraia è un tipo di pergolato (detto anche da agrumi), il cui lato volto a N è chiuso e il cui lato volto a S è aperto e formato da una serie di pilastri; è coperto da travi sulle quali d’inverno si stendono stuoie; è usato nella regione del Garda (sulla sponda bresciana soprattutto a Limone) per proteggere gli agrumi durante il periodo invernale.