(lat. Ceres)
Antica divinità italica e romana dei campi, soprattutto nel loro aspetto di produttori di grano; connessa linguisticamente con il dio Cerus, nel culto è invece strettamente associata a Tellure (Tellus Mater). Dopo che nel 496 a.C. fu votato a Roma un tempio in onore della triade greca Demetra, Dioniso e Core (con il nome di C., Libero e Libera), C. andò sempre più identificandosi con Demetra; ebbe il suo flamine (flamen cerialis), sue sacerdotesse, la festa, Cerealie, celebrata il 19 aprile, e i ludi ceriales dal 12 al 19 aprile. In agosto si celebrava, dalla fine del 3° sec. a.C., il sacrum anniversarium Cereris, adattamento dei misteri greci rappresentanti le nozze di Persefone (figlia di Demetra) e Plutone. Il culto di C. fu sempre in relazione con la plebe; nel suo tempio si conservava l’archivio della plebe e il suo tesoro. Sotto l’Impero, C. fu considerata specialmente come dea della coltura e importazione del frumento, ed ebbe come compagna la dea Annona.