Attore (n. 1824 - m. Trieste 1893); interprete colto, buon direttore, recitò in numerose compagnie come primo attore. Scrisse anche varie commedie, di cui alcune (L'amore; Lord Byron a Venezia) ebbero discreto successo. n La nipote, Italia V. (Torino 1866 - Milano 1938), esordì a dieci anni nella compagnia di L. Cuniberti; seconda amorosa, poi prim'attrice giovane, con la Bellotti-Bon e Marini, passò (1883) nella compagnia Nazionale, ma si affermò un anno dopo, accanto alla cugina, Eleonora Duse, nella compagnia di C. Rossi. Figura esile, elegantissima, ebbe grandi successi in Italia e all'estero (America Merid.) nel repertorio più vasto; soprattutto fu eccellente interprete del teatro ibseniano. Nel 1919 sostituì L. Rasi nell'insegnamento di declamazione alla Scuola di recitazione di Firenze.