Uomo politico venezuelano (Sabaneta, Barinas, 1954 - Caracas 2013). Nel 1992 tentò un colpo di stato militare, il cui fallimento lo portò in carcere, dove rimase fino al 1994. Eletto presidente nel 1998 e riconfermato alla guida del paese nel 2000, 2006 e 2012, ha attuato un programma di riforme miranti allo sviluppo di un'economia di tipo socialista legata al modello cubano; sul piano internazionale, ha assunto posizioni critiche verso gli USA.
Completati gli studi presso l'Accademia Militare (1975), si distinse nelle unità dei paracadutisti raggiungendo il grado di tenente colonnello (1990). Nel febbraio 1992 Ch. tentò un colpo di stato alla testa di una fazione dell'esercito, il Movimiento revolucionario bolivariano 200. Fallito il golpe, Ch. restò in prigione fino al 1994, quando fu graziato. Nel dicembre 1998, costituito il Movimiento V República, si presentò alle elezioni presidenziali con un programma di riforme sociali e di lotta alla corruzione. Eletto con oltre il 56% dei voti, a un anno dal suo insediamento Ch. sottopose a referendum popolare (il primo nella storia del paese) la nuova costituzione che proclamava la nascita della "nuova repubblica bolivariana del Venezuela". Approvata con il 71% dei voti, la Carta concedeva ampi poteri al presidente. Rieletto nel 2000 con il 60% dei voti, Ch. ha proseguito la politica di ispirazione populista avviata nel primo mandato, iniziando ad assumere, sul piano internazionale, posizioni critiche nei confronti degli Stati Uniti. Il suo operato, e in particolare alcune delle leggi promulgate fino agli inizi del 2002 (in primis, la riforma agraria), ha alimentato un crescente malcontento, materializzatosi nell'aprile 2002 in un colpo di stato, tramato da alti ufficiali dell'esercito e avallato dai media venezuelani. Consegnatosi ai golpisti, Ch. ha lasciato via libera a P. Carmona Estanga (n. 1941), che si è autoproclamato presidente del Venezuela, sciogliendo il parlamento in carica e ripristinando la vecchia costituzione; forte dell'appoggio popolare, ha però riottenuto il potere in pochi giorni. L'opposizione ha proseguito la sua offensiva, proponendo, tra l'altro, un referendum (agosto 2004) per destituire Ch., dal quale tuttavia l'autorevolezza del presidente, risultato vittorioso (con il 59% dei voti), è uscita rafforzata. Rieletto presidente nel dicembre 2006, Ch. ha avviato una serie di riforme in campo economico miranti a un'economia di tipo socialista legata al modello cubano, ma nel 2007 ha perso il referendum sulla trasformazione in questo senso del paese. Tuttavia, con l'abrogazione, anch'essa per via referendaria (febbraio 2009), dei limiti posti dalla costituzione alla rielezione del presidente, Ch. ha acquisito la possibilità di ricandidarsi a vita; alle presidenziali tenutesi nell'ottobre 2012 l'uomo politico si è affermato sul candidato dell'opposizione H. Capriles, ricevendo il 54,4% delle preferenze e ottenendo il quarto mandato. Alla sua morte, avvenuta nel marzo 2013, ha assunto la carica ad interim il suo vice N. Maduro.