Tipografo (St.-Avertin, Tours, 1520 circa - Anversa 1589); già attivo come legatore e specialista del marocchino ad Anversa (dal 1550), iniziò la sua attività di stampatore nel 1555, distinguendosi presto con una serie di edizioni, specialmente di opere scientifiche ed erudite, varie per repertorio e tecniche di stampa e caratterizzate dall'aspetto imponente e vistoso, nonché dal gusto già barocco dell'ornamentazione e dell'illustrazione. Tra l'altro dobbiamo a lui le edizioni delle opere di G. Lipsio, A. Ortelio, M. Lobelio, C. Clusio, A. Vesalio, L. Guicciardini. Assai apprezzate furono anche le sue edizioni di classici, testi ebraici, libri liturgici (il primo Breviario è del 1568). Per questi ultimi ottenne (1570) da Filippo II e dalla Santa Sede il privilegio di stampa per la Spagna e per i Paesi Bassi. Per incarico del governo spagnolo stampò (1569-73) la famosa Bibbia poliglotta in 8 volumi. La casa, che ebbe succursali a Leida e a Parigi, passò al genero di P., J. Moretus, e fu attiva, di generazione in generazione, fino al 1871. La stamperia, acquistata (1876) dalla città di Anversa, costituisce il museo di arte tipografica Plantin-Moretus. P. aveva come motto Labore et constantia e come marca tipografica il compasso.